Tempo di bilanci per la giunta guidata da Valentina Vadi. Il sindaco di San Giovanni Valdarno, insieme ai suoi assessori, stamattina ha ripercorso i suoi cinque anni di mandato (2019-2024) indicando i progetti e gli obiettivi centrati e quelli, invece, che riguarderanno il futuro della città.
Al centro di questa prima consiliatura targata Vadi, come evidenziato dalla giunta, la capacità di attrarre risorse pubbliche (e private) per migliorare la città. In tutto si parla di 35 milioni di euro, con un bilancio che ha visto le entrate passare dai 15 milioni del 2019 ai 26 del 2023 (parlando di investimenti e servizi già effettuati), con un investimento di risorse per cittadino, come indicato dalla vice sindaco Paola Romei, di 1.147 euro nel 2023, rispetto agli 876 del 2019. Poi ampio spazio alla cultura, la mobilità sostenibile, gli interventi di rigenerazione urbana e di riqualificazione delle strutture scolastiche e sportive oltre che l’aumento del livello di raccolta differenziata (+19% tra il 2018 e il 2023) e la piantumazione di nuovo verde pubblico.
“Quanto fatto in questi cinque anni di consiliatura – ha dichiarato Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno – i tanti progetti messi a punto, le fonti di finanziamento intercettate, con le opere già concluse, con i cantieri aperti e con quelli che si apriranno nei prossimi mesi, renderanno più moderna, innovativa, attrattiva per gli investimenti, solidale, più sicura e più sostenibile la nostra città, pronta ad affrontare le sfide che si presenteranno. Questi cinque anni ed i successivi consentiranno a San Giovanni Valdarno di fronteggiare a testa alta, con un ruolo ed una vocazione definiti, i cambiamenti epocali che attendono tutti noi in un futuro non troppo lontano. La capacità di intercettare entrate da altri enti sovraordinati grazie alle progettazioni, vero punto di forza, ha portato nel nostro comune circa 35 milioni di risorse pubbliche che, insieme agli investimenti privati, hanno cambiato e cambieranno il volto di San Giovanni”.
In modo da restituire ai cittadini, in forma sintetica, le azioni intraprese e i progetti realizzati in questi cinque anni, l’Amministrazione ha prodotto delle comode e semplice slide divise per argomenti e facilmente consultabili. Saranno caricate sul sito istituzionale del comune come utile strumento di trasparenza e, allo stesso modo, saranno postate sui social media. Alcune copie saranno stampate e collocate in luoghi strategici e d’incontro della città per la consultazione: Palomar Casa della cultura, musei civici, Pro Loco, palazzo comunale. La scelta di non effettuare la pubblicazione cartacea con la distribuzione casa per casa è non solo in linea con i principi di economia e risparmio ma è anche una soluzione green nell’ottica di ridurre gli sprechi e l’impatto sull’ambiente.
Un obiettivo strategico raggiunto dopo 3 anni di battaglie importanti, è stato la chiusura della discarica di Podere Rota. Dopo la delibera votata a maggioranza dall’assemblea Ato Toscana Sud del 7 dicembre 2021, che stabiliva la chiusura di Podere Rota per il conferimento dei rifiuti urbani al completamento degli attuali e residuali volumi (giugno 2022), con il mese di luglio 2022 è cessato il conferimento dei rifiuti urbani. Nel febbraio 2023 la Regione Toscana ha chiuso il Paur per l’ampliamento della discarica di Podere Rota, negando l’autorizzazione a CSAI per la presenza di situazioni di inquinamento. Rimane adesso l’inizio della bonifica post-mortem del sito.
Nel settore dei lavori pubblici un lavoro importante è stato portato avanti in questi anni, investendo su progetti che hanno attratto sul territorio circa 35 milioni di euro di risorse fra fndi Pnrr, Terre della Tav, convenzione con Autostrade e bando Por Fers sulla rigenerazione urbana. Questo ha permesso, insieme alla conclusione delle opere incompiute, di porre le basi di un piano di investimenti decennale che, insieme agli interventi già realizzati in questi 5 anni, permetterà di migliorare il volto della città sui temi del rischio idrogeologico e della riqualificazione del patrimonio storico, culturale e ambientale.
A settembre 2023 è stato aperto ufficialmente il cantiere del teatro comunale Bucci; lavori dureranno 18 mesi e la struttura sarà completata nella primavera del 2025. Chiuso dal 2015, l’edificio potrà tornare ad accogliere compagnie teatrali di alto livello e appassionati spettatori grazie ai fondi Pnrr, bando sulla rigenerazione urbana per cui il comune è risultato assegnatario di 3.067.244 ai quali si sono sommati gli 800mila euro della Regione Toscana.
A dicembre 2023 sono iniziati i lavori nel complesso di Borgo Arnolfo collocato proprio alle porte del centro storico delle città. La proprietà dell’area, che prende il nome di Porta San Giovanni, è stata acquistata all’asta a gennaio 2021 dalla società San Giovanni Srl al cui interno vi sono vari gruppi imprenditoriali di cui Ad Casa detiene la maggioranza e, a dicembre 2022, è stata firmata la convenzione con il Comune. Il completamento del progetto edilizio è previsto per il 2025.
Per la mobilità ciclopedonale la realizzazione dei tratti urbani della ciclopista dell’Arno e del Chianti, insieme alla riqualificazione di viale Gramsci e alle ciclabili del bando Carbon Neutral, permette adesso il collegamento, in sicurezza, dei confini comunali con le aree sportive, scolastiche, il centro storico, la stazione e i principali luoghi di attrazione e interesse. L’investimento ha superato i 3,5 milioni di euro. Sei milioni saranno poi erogati da Autostrade al Comune di San Giovanni Valdarno per progettare e realizzare la passerella ciclopedonale sul fiume Arno. L’opera, destinata a pedoni e biciclette, collegherà, in sicurezza, l’Oltrarno al centro di San Giovanni Valdarno.
Nei prossimi giorni si concluderà la riqualificazione di viale Gramsci che ha avuto lo scopo primario di mettere in sicurezza i pedoni, ma anche biciclette e veicoli a motore, di contenere la velocità di percorrenza del viale e di fluidificare il traffico veicolare particolarmente intenso in alcune ore della giornata. Sul tema dell’implementazione delle strutture sportive e scolastiche, agli interventi di manutenzione straordinaria di cui sono stati oggetto molti dei principali plessi scolastici, è stata affiancata la realizzazione del nuovo polo 0-6 Rosai Caiani, del nuovo asilo Rodari e gli interventi di riqualificazione dell’area sportiva a nord in collaborazione con le società concessionarie degli spazi integrando in modo importante l’offerta di strutture sportive e scolastiche. Particolare attenzione e impegno sono stati posti nello studio di interventi per la riduzione del rischio idrogeologico. Su questo tema, accanto ai molti lavori di messa in sicurezza del reticolo minore che sono stati inseriti nella programmazione triennale, è importante menzionare la messa in sicurezza della sponda destra dell’Arno, da ponte Ipazia allo stabilimento Ivv, che completa gli interventi già realizzati nel tratto tra ponte Pertini e ponte Ipazia.
San Giovanni è inoltre fra i dieci progetti ammessi al programma Fesr, Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-2027, sulla rigenerazione urbana con la proposta “Tra natura e cultura” del valore di 9,5 milioni di euro che interverrà sulle due direttrici fondamentali dello sviluppo urbano di San Giovanni: il centro storico e il fiume Arno. Il bando, che si articola in 5 lotti di intervento, ha previsto anche una parte preliminare partecipativa, per raccogliere proposte, valutazioni e suggerimenti di residenti e diversi stakeholders che si è svolta tra ottobre e dicembre 2023. Sul tema della manutenzione sono stati avviati e finanziati programmi strutturali (accordo quadro) per le manutenzioni urbane impegnando circa 2 milioni di euro per il rifacimento dei manti stradali e raddoppiando le risorse impegnate nella gestione del verde urbano (240mila euro all’anno da accordo quadro). Implementati gli attraversamenti pedonali illuminati su tutto il territorio. È stato sistemato il giardino di Piazza Beato Angelico e realizzati il giardino di via Genova, il giardino nel Lungarno Risorgimento a fianco dell’Ardenza, il giardino in Oltrarno completato a febbraio 2024 e il giardino alla Badiola completato a febbraio 2024.
Grande impegno è stato posto per supportare le attività produttive esistenti e fare del settore produttivo una parte importante per il futuro di San Giovanni. In questi cinque anni è decollata l’area produttiva di Sant’Andrea con l’insediamento della multinazionale Abb e si è consolidata l’area produttiva a sud con Visa TopCon e Visia Lab che hanno acquistato all’asta la proprietà comunale degli ex macelli. A novembre 2023 è stato completato il progetto “San Giovanni più verde – ride to Carbon neutral 2030”: 190 alberi e 1192 arbusti sono stati messi a dimora per aumentare la vegetazione nel comune e abbattere le emissioni climalteranti in ambito urbano. E il piano prevedeva anche percorsi pedonali e una pista ciclabile. Il bando, il secondo per importo finanziato in tutta la Regione, è stato vinto nel 2021 ed in tempi brevi il progetto è stato realizzato.
Molto il lavoro sui luoghi della cultura: a giugno 2021 è stata inaugurata Palomar, una casa della cultura che adesso riesce ad offrire servizi bibliotecari e culturali differenziati, con una programmazione intensa, premiata da una notevole e indiscutibile crescita degli utenti. È stata potenziata l’offerta museale, non solo rafforzando l’attività espositiva di Casa Masaccio ma anche attuando una revisione museografica e museologica del Museo delle Terre Nuove, adesso non più solo museo “narrativo” del fenomeno delle terre nuove, ma divenuto a tutti gli effetti anche autorevole sede espositiva, come dimostrano le due mostre realizzate nell’ambito di Terre degli Uffizi con la collaborazione delle Gallerie degli Uffizi e con prestigiosi prestiti provenienti da esse. Musei che saranno anche più inclusivi per tutti i tipi di pubblici, grazie anche al finanziamento di 930euro ottenuto da bando PNNR per l’abbattimento delle barriere architettoniche, cognitive e senso-percettive nei due musei civici. Si è rafforzata la collaborazione con il Museo della Basilica, in modo tale da costituire nei fatti un percorso museale unitario.
Sul fronte rifiuti si è giunti all’omogeneizzazione del servizio di sistema di raccolta su tutto il territorio il comunale con la chiusura dei cassonetti ad accesso controllato (le postazioni per il conferimento possono essere utilizzate unicamente attraverso le tessere 6card) che ha portato ad un aumento considerevole della percentuale della raccolta differenziata. Si è passati dal 39,21 del 2018 al 56 % del 2023 (dato ancora da certificare) e ha spinto i contribuenti a regolarizzare la propria posizione Tari determinando una diminuzione dell’evasione. È stato potenziato il sistema degli spazzamenti con cartellonamenti di nuove strade e l’utilizzo, per il centro storico, di un presidio nuovo e meccanizzato, la Tenax e l’idropulitrice a 90 gradi. Sono state introdotte le fototrappole e le nuove figure degli ispettori ambientali. Con il kit amianto inoltre i cittadini possono autonomamente smaltire modeste quantità di pannelli, lastre, serbatoi, canne fumarie ed altri manufatti in matrice cementizia o resinoide, senza ricorrere ad aziende specializzate. Da non dimenticare le 5 colonnine per la raccolta dell’olio alimentare, l’ecocompattatore e il servizio di ecoscambio. Sono state avviate le procedure per la costituzione della CER, la comunità energetica rinnovabile, insieme al comune di Cavriglia, un nuovo modo di produrre energia da fonti rinnovabili e condividerla sul territorio. È stata anche implementata la rete di videosorveglianza del comune con nuove postazioni posizionate in zone strategiche o sensibili.
L’educazione e l’istruzione sono state considerate leve per superare forme di esclusione e disuguaglianze ed in questa ottica sono state proposte diverse attività per supportare il percorso educativo e formativo dei giovani. Con tutte le istituzioni scolastiche è stato sottoscritto un “Patto educativo di comunità” con l’intento di realizzare una comunità educante, contrastare la povertà educativa e favorire lo sviluppo della coesione sociale attraverso la cittadinanza attiva.
I servizi sociali sono stati orientati verso un modello di welfare civile o di comunità cercando di valorizzare le reti di prossimità, coinvolgendo tutti i soggetti del territorio, a partire dall’associazionismo, per sostenere lo sviluppo della comunità sulla base della coesione sociale e della solidarietà. Son ostati introdotti interventi innovativi per promuovere politiche sociali attive affiancando ad interventi standard di assistenza alla persona e azioni mirate rispondenti al progetto di vita personale e volti a sostenere percorsi di autonomia.
È stato aperto il Centro educativo – uno spazio che accoglie circa 40 giovani dai 6 ai 14 anni tutti i pomeriggi per tutto il periodo scolastico – sono stati realizzati i centri estivi – circa 100 giovani hanno partecipato gratuitamente, grazie al finanziamento comunale – è stato realizzato il progetto “Educativa di strada” che ha permesso di contattare più di 200 ragazzi e ragazze e di età compresa tra gli 11 ed i 18 anni a rischio di marginalità. Il tema della partecipazione è stato posto al centro delle politiche. A partire dalla approvazione, in Consiglio comunale nel 2020, del regolamento sulla cura dei beni comuni, sono stati sottoscritti tanti patti di collaborazione, previsti proprio dallo stesso regolamento per favorire l’amministrazione condivisa, con cittadini singoli e con associazioni. I patti hanno rappresentato un modo nuovo di partecipare e prendersi cura dei beni comuni. È stata costituita la Consulta per le pari opportunità con realizzazione di iniziative sul territorio per sensibilizzare al rispetto della figura femminile e contrastare tutte le forme di violenza di genere e il Comune ha aderito alla Rete RE.A.DY, Rete italiana delle Regioni, Province Autonome ed Enti Locali impegnati per prevenire, contrastare e superare le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere.
Bilancio comunale e digitalizzazione dei servizi, sono due asset che hanno progredito in modo parallelo. In questi anni c’è stato un incremento importante della spesa sia per investimenti che per servizi in virtù di due fattori: da un lato l’individuazione di nuove entrate sovracomunali grazie alla capacità progettuale, dall’altro il miglioramento della capacità di riscossione delle entrate comunali mediante specifici progetti mirati al rientro dell’evasione, rendendo tempestivamente consapevoli cittadini e imprese e recuperando l’impagato anche mediate meccanismi di ravvedimento. Tutto questo anche grazie alla progressiva implementazione degli apparati di rete e informatici per digitalizzare ed interconnettere le banche dati comunali ed ottenere il progressivo accesso digitale ai servizi da parte di cittadini e imprese. È stato inoltre possibile ammodernare il parco mezzi comunali in ottica green con l’acquisito di due mezzi elettrici e due ibridi per il trasporto persone.
È stata rinnovata la rete di collegamento fisica degli immobili comunali e effettuato il passaggio alla fibra che, grazie ad un finanziamento regionale, è stato esteso anche ai sei plessi degli istituti comprensivi Marconi e Masaccio. Si è infine aderito al sistema Wifi Italia con l’attivazione di 12 hotspot Wifi nell’intero territorio comunale che consentono l’accesso gratuito per cittadini e turisti. Il Comune di San Giovanni Valdarno si è aggiudicato inoltre sei bandi Pnrr relativi alla digitalizzazione, all’innovazione e alla sicurezza nella pubblica amministrazione per un importo di 255.000 euro.
San Giovanni ha assunto un ruolo centrale e autorevole nel Valdarno grazie alla presidenza della Conferenza zonale dei sindaci, le relazioni costruite e strutturate con il più importante e prestigioso museo statale italiano (Gallerie degli Uffizi e il progetto Terre degli Uffizi), con il consolidamento delle relazioni internazionali (rinnovo del gemellaggio con Corning e Gerico, progetto di cooperazione con Betlemme).