Brutta sconfitta per la Bruschi San Giovanni, che cade a Moncalieri per 80 a 49 in gara 1 del secondo turno dei playout di Serie A1. Per le piemontesi da segnalare una Marzia Tagliamento on fire che indirizza fin dalle prime battute la partita in favore della formazione di casa. Poche idee invece sul fronte offensivo per San Giovanni che adesso deve solo concentrarsi su gara 2 per mantenere vive le speranze di mantenere la categoria e giocarsi tutto di nuovo a Moncalieri in gara 3.
È una Marzia Tagliamento straripante quella che si vede in avvio di gara, autrice di 11 dei 13 punti iniziali che obbligano Matassini al timeout immediato sul 13-8. Krivacevic dall’arco rimette in scia le compagne, ma Katshitshi e Mitchell allungano nuovamente sul 19-11. Garrick pulisce la retina dall’arco, poi vola in contropiede tutta sola ristabilendo il meno tre che chiude il primo periodo sul 19-16. Nel secondo periodo torna a incidere Krivacevic, mentre Moncalieri prova ad affidarsi a Mitchell ritornando a più cinque. La Bruschi è però viva e lo si nota dalla voglia di Maria Lazzaro, brava a recuperare un pallone che porta poi Tassinari a siglare il 24-21. Mitchell e Tagliamento dall’arco provano a lanciare la fuga piemontese (32-24), con Matassini costretto subito a chiamare minuto di sospensione. Westbeld in lunetta e Reggiani firmano il massimo vantaggio (36-24), con la Bruschi che fatica troppo sul fronte offensivo. Reggiani e Westbeld allungano ulteriormente, con San Giovanni Valdarno che scivola sul 45-26. Nella ripresa Moncalieri si limita ad amministrare nel terzo quarto (50-24 al 22’), prima di prendere il largo negli ultimi dieci minuti vincendo con pieno merito gara 1. Al PalaEinaudi termina 80-49.
“Bisogna soltanto chiedere scusa al Patron, alla società e ai nostri tifosi. Perché ci sono persone che in questa squadra ci hanno creduto e ci credono – le dure parole a fine gara di coach Alberto Matassini – Quello che è stato fatto oggi è indegno, il mio ruolo mi impone di assumerne la responsabilità, ma l’esame di coscienza deve essere individuale e riguarda tutti. Nulla di quello che era stato pensato e preparato è stato fatto”.