“L’azienda ha affermato che non intende lasciare il territorio, ci sarà il mantenimento del sito produttivo e la salvaguardia totale dell’occupazione”. Sono parole rassicuranti quelle di Valerio Fabiani, consigliere di Eugenio Giani per lavoro e crisi aziendali, a seguito della riunione del tavolo di monitoraggio in palazzo Sacrati Strozzi sulla situazione dello stabilimento reggellese “Gran Terre”.
Nella mattinata con le rappresentanze sindacali e le rsu del salumificio del Valdarno, finito nelle cronache e al centro di mille preoccupazioni per la decisione della proprietà di delocalizzare la produzione di mortadella in Emilia Romagna entro la fine dell’anno; poi, nel pomeriggio, l’incontro con l’azienda stessa.
Le preoccupazioni di lavoratori e rsu per l’intero territorio sono emerse durante la mattinata. Lo stabilimento occupa oltre 200 persone tra lavoratori diretti e indiretti. La Regione – Fabiani era assistito dalle strutture di Arti – ha fatto proprie le richieste di rassicurazione e le ha girate all’azienda nell’incontro pomeridiano. Ogni passaggio è stato seguito dal sindaco di Reggello, Piero Giunti e dall’assessora al lavoro Adele Bartolini.