È un nuovo servizio di radiologia domiciliare rivolto a pazienti fragili, non deambulanti o in isolamento domiciliare per Covid quello che la Radiologia dell’ospedale della Gruccia di Montevarchi potrà attivare fin dai prossimi giorni su tutto il territorio. Un’iniziativa resa possibile grazie ad una donazione del Calcit Valdarno, che ha fornito un innovativo sistema digitale per l’ acquisizione e la trasmissione delle immagini.
Si tratta del primo servizio di questo tipo nella Asl Toscana Sud Est. che va a potenziare la diagnostica domiciliare. In questa fase sarà limitato ai pazienti seguiti nell’ambito delle cure domiciliari e assistiti nelle Strutture sanitarie assistenziali del territorio (Rsa) del Valdarno. Il servizio di radiologia domiciliare è rivolto unicamente alle persone fragili, a pazienti oncologici, disabili o non deambulanti, malati di SLA le cui condizioni di salute non permettano il trasporto in una struttura ospedaliera se non sottoponendo la persona ad un grave disagio. Sarà anche da supporto alle Usca per l’erogazione di eventuali prestazioni radiografiche a domicilio, limitando il trasferimento dei pazienti in ospedale ed il rischio della possibile diffusione dei contagi da Covid-19.
In regime domiciliare possono essere eseguiti esami Rx di controllo e monitoraggio a pazienti in condizione di fragilità, non autosufficienza, con patologie croniche, o in pazienti in isolamento, che necessitano di cure continue a domicilio. Ad esempio potranno essere effettuati esami RX del torace per lo studio del parenchima polmonare, (per esempio in sospetto di polmoniti interstiziali) ed esami radiologici alla colonna e alle articolazioni degli arti superiori e inferiori (RX spalla, ginocchio, polso, mano, caviglia, piede) in presenza di patologie cronico degenerative o per controlli.
“Grazie alle disposizioni di sicurezza e prevenzione adottate secondo le vigenti normative e monitorate dal Servizio di Fisica Sanitaria dell’Azienda Usl TSE, le procedure di radiologia domiciliare attuate prevedono l’impiego di dosi limitate di radiazioni e comportano un rischio estremamente contenuto sia per i pazienti e gli operatori, sia per la popolazione in generale – illustra in una nota l’azienda sanitaria – Nei prossimi giorni verranno rese note le modalità operative per accedere al servizio”.