Il centro dialisi dell’ospedale Serristori di Figline diventa Covid. Ad annunciarlo è l’Asl Toscana Centro, una scelta motivata dal fatto che l’attuale numero di pazienti dializzati positivi, in crescita in concomitanza con l’aumento dei contagi, ha richiesto una nuova sinergia dell’accoglienza fra le dialisi di Santa Maria Annunziata, dell’ospedale del Mugello e quella del presidio figlinese.
Data la situazione dunque, i dializzati positivi che dall’inizio della pandemia erano sempre stati trattati a Ponte a Niccheri e nel Mugello, proseguiranno ora le terapie al Serristori che accoglierà negli ambienti della dialisi solo pazienti in terapia risultati positivi e che, pur non necessitando di ospedalizzazione in quanto pauci o asintomatiche, non possono interrompere le terapie ambulatoriali.
“Il Centro dialitico di Figline dunque accoglierà tutti i pazienti programmati che arrivano dal domicilio, sia dal territorio figlinese sia dalle dialisi degli ospedali del Mugello e di Ponte a Niccheri – spiegano dall’azienda sanitaria – Un medico nefrologo sarà presente per tutta la durata dei trattamenti. La dialisi di Serristori, riqualificata nei mesi precedenti, è anche logisticamente un ambiente idoneo in quanto padiglione separato dal resto del presidio ospedaliero e quindi più adatto alla facilitazione dei percorsi”.
“Il presidio dell’Annunziata, invece, accoglierà per la terapia ambulatoriale i soli pazienti dializzati negativi, oltre a dializzati in urgenza e emergenza che hanno bisogno di essere ricoverati” aggiunge l’Asl che conclude “data anche la difficoltà logistica per il trasporto dei pazienti, questa organizzazione permarrà soltanto per il tempo strettamente necessario dettato dall’emergenza Covid”.