Profondo cordoglio a San Giovanni Valdarno per la scomparsa del parroco Abuna Feras Hejazin, deceduto recentemente in Giordania a causa del Covid. Una figura particolarmente apprezzata di Hejazin, una tra le figure più attive per il gemellaggio tra la città di Masaccio e il Comune di Gerico. Da tempo padre Feras prestava la sua opera pastorale nella città di Damasco dopo essere stato parroco di Gerico e, per qualche anno, anche di Gerusalemme.
“Feras Hejazin, chiamato Abuna (padre) come tutti i frati francescani in Terrasanta aveva collaborato con il Comune di San Giovanni per il gemellaggio con Gerico mettendo sempre a disposizione la sua attività parrocchiale per il bene della città – ricordano in una nota congiunta l’assessore del Comune di San Giovanni Valdarno, Fabio Franchi, e il presidente del Comitato del gemellaggio, Emanuele Bani – Nella Terrasanta School di Gerico, da Abuna Feras ristrutturata ed ampliata, viene assicurata l’istruzione a migliaia di studenti palestinesi, molti dei quali di fede musulmana, opera oggi ben continuata da padre Mario Hadchity”.
“Ricordiamo con piacere, qualche anno fa, la presenza di Abuna Feras e degli studenti della Terrasanta School ad un torneo internazionale di pallacanestro organizzato a San Giovanni Valdarno dalla società sportiva Synergy – aggiungono Franchi e Bani – Con Abuna Feras (quando era parroco di Gerusalemme) avevamo verificato anche la possibilità di gemellaggi e scambi culturali delle Terrasanta School con le scuole del Valdarno, trovando sempre la sua grande disponibilità. A lui e ad Abuna Ibrahim Faltas si devono i buoni rapporti con le città italiane gemellate con la Terrasanta e le opere di cooperazione internazionale realizzate anche grazie al consolato italiano di Gerusalemme”.
“Stiamo lavorando, già da qualche mese, alla predisposizione di progetti di cooperazione internazionale per continuare il rapporto di amicizia che lega la la città di San Giovanni Valdarno alla terra Santa. Adesso lo faremo con maggior determinazione in memoria di Abuna Feras e dell’impegno che da sempre egli ha profuso per l’amicizia tra i popoli, nella certezza che sarebbe proprio quello che lui vorrebbe” concludono Franchi e Bani.