In merito alla situazione situazione estiva del servizio del 118 sul territorio di Figline e Incisa e allo sciopero indetto dai medici, si è espressa così Giorgia Arcamone, consigliere comunale della lista Lega Salvini Premier Figline e Incisa Valdarno: “Unitamente a Iacopo Alberti, membro della commissione sanità del Consiglio Regionale per la Lega Salvini, troviamo doveroso denunciare la gravità delle conseguenze del fallito tentativo di mediazione svoltosi in Prefettura tra il Comune, la Regione e le sigle sindacali Fismu e la Snami , finalizzato a scongiurare lo sciopero di lunedì 12e martedì 13 agosto dei medici del Settore del 118, conseguente alla decisione assunta dalla Regione Toscana e dall’assessore Saccardi di lasciare inascoltati gli inviti indirizzati all’azienda Usl Toscana Centro di sottoporre ad attenta valutazione di rischio clinico per la cittadinanza del progetto che prevede il simultaneo impiego del medico di emergenza territoriale sia nel pronto soccorso Serristori che sull’intero territorio del Valdarno fiorentino”.
“Come Lega Salvini – prosegue la nota diffusa dalla consigliera – avevamo più volte posto l’accento su come la situazione del Pronto Soccorso del presidio Serristori fosse preoccupante e di come l’avvento della nuova gestione del servizio di 118 l’avrebbe ulteriormente aggravata. Evidentemente l’assessore Saccardi e la Sindaca Mugnai, – che si sono ben guardate dall’accogliere la richiesta, espressamente loro rivolta dal capogruppo della Lega Salvini nel consiglio comunale del nostro Comune, di essere invitato a prendere parte ad incontri aventi ad oggetto siffatta delicata materia, – non riescono a comprendere come il nostro territorio possa soffrire per queste “sperimentazioni dell’ultimo minuto “ che male si conciliano con la corretta gestione degli interventi del 118 sul territorio e dell’emergenza sanitaria all’interno del presidio ospedaliero, già gravemente sofferente per le scelte politiche all’evidenza errate assunte negli ultimi anni dalla maggioranza regionale e dal sindaco Mugnai”.
“Dopo vari comunicati nei quali si garantiva una seria attuazione dei “famosi” Patti Territoriali , chiediamo un impegno reale a far sì che questa fase di precarietà sia risolta al più presto nell’interesse della sicurezza sanitaria dell’intera collettività e degli operatori sanitari che impegnano ogni giorno le loro competenze tra mille difficoltà riconducibili ad una politica sanitaria regionale fallimentare quantomeno sul nostro territorio del Valdarno Chiediamo inoltre, visto l’interesse che questo tema ha per la cittadinanza, che nel prossimo consiglio la Sindaca Mugnai relazioni sugli eventuali risultati concreti ottenuti, magari riproponendo il Consiglio aperto in Piazza” conclude Arcamone.
Dall’altra parte è arrivata la risposta del primo cittadino, Giulia Mugnai, che si è espressa così in merito alle perplessità sollevate dal consigliere: “E’ una soluzione temporanea e valida solo per il mese di agosto. Sappiamo che è una soluzione tampone ma, rispetto alla mancanza totale di copertura del servizio medico, riteniamo che avere un infermiere sia un presidio di garanzia per i cittadini”.
“L’abbiamo proposta- prosegue il sindaco – come Amministrazione insieme alle associazione del 118 (che sono Arciconfraternita di Misericordia di Figline, Croce Azzurra di Figline e Croce Rossa di Incisa), all’assessore Saccardi e al direttore Morello in un incontro che si è tenuto a fine luglio in municipio a Figline, per evitare l’assenza di copertura sanitaria sul territorio e per garantire, invece, una pronta risposta alla cittadinanza”.
“Si tratta, quindi, di una richiesta che abbiamo fatto – nonostante il Comune non abbia la competenza di intervenire direttamente in questioni contrattuali che riguardano la Regione, la Ausl Toscana Centro e i suoi dipendenti – ben prima che si verificasse l’emergenza, proprio in ottica preventiva. Dal mese di settembre, abbiamo richiesto e ottenuto che si torni a regime e che sia ripristinata la presenza del medico h12 su Incisa e h24 su Figline” ha concluso Mugnai.