Ha voluto attendere di vedere le reazioni del territorio prima di esprimere il suo parere su Podere Rota, Silvia Chiassai Martini. Il sindaco di Montevarchi ha commentato che era chiaro che il gestore della discarica di Terranuova “non avevamo nessuna intenzione di chiudere Podere Rota. Nel 2011 fu promesso ai cittadini, al territorio, che quello sarebbe stato l’ultimo ampliamento per poi chiudere tutto definitivamente nel 2021 – prosegue Chiassai Martini – Per questo nel 2019 ho fatto la battaglia che voi sapete portando in Ato un atto d’indirizzo che è stato votato a maggioranza dai 105 sindaci e in maniera compatta da tutti i sindaci del Valdarno ad eccezione di quello di Terranuova. Era chiaro che gli interessi economici e politici non si sarebbero fermati e oggi ne abbiamo la dimostrazione con un gestore che presenta pubblicamente un progetto di ampliamento per Podere Rota di 800mila metri cubi per un investimento di 24 milioni”.
Un progetto che, secondo il sindaco di Montevarchi, non serve al territorio. “Ad oggi c’è un potenziamento dell’impianto di San Zeno che permetterà nel 2023, al massimo 2024 di poter portare tutti i rifiuti della nostra vallata su San Zeno senza nessun costo aggiuntivo per i cittadini, anzi ci saranno dei vantaggi economici che ci permetteranno di essere completamente autosufficienti. L’unica cosa logica da fare è un’eventuale piccola proroga della discarica nell’attesa di San Zeno”. Il primo cittadino poi prosegue sollevando dubbi sulle tempistiche di presentazione del progetto, appena dopo il termine delle elezioni regionali, individuando inoltre nella volontà da parte dell’area fiorentina di non volersi dotare di un impianto di smaltimento rifiuti il vero problema della questione. “Il problema è a Firenze: un territorio che da anni sfrutta biecamente il nostro Valdarno perché i fiorentini non vogliono un impianto di smaltimento. Essendo sempre stati la pattumiera di Firenze, l’interesse politico ed economico vuole questo, perché allora i fiorentini non spingono come la nostra provincia per diventare indipendenti nello smaltimento dei rifiuti? Forse perché con Firenze si vincono le elezioni, forse lo dimostra la nuova Giunta regionale dove la maggior parte degli assessori sono di Firenze e la nostra provincia è stata cancellata da un ruolo che gli spettava? Così tutto il Valdarno subisce da tempo uno sfruttamento bieco e inspiegabile”.
In ultimo il sindaco lascia tutto in mano alla Regione Toscana che deve dare l’autorizzazione alla richiesta di ampliamento. Un banco di prova secondo Chiassai Martini per vedere se la nuova Giunta saprà ascoltare le richieste del territorio valdarnese. “Continueremo a lottare come abbiamo fatto in passato. Adesso vedremo se il PD che ci governa avrà il coraggio di ascoltare i cittadini oppure continuare a pensare che i cittadini di Firenze sono di serie A e quelli del Valdarno aretino, come dimostra la Giunta regionale, sono di serie B”.