“La prima seduta dell’inchiesta pubblica è stata una presa in giro. Domani ci aspettiamo un significativo cambiamento di metodo”. È questo l’appello che il Consiglio comunale di San Giovanni Valdarno – presidente e tutti i gruppi consiliari – hanno rivolto al dottor Franchi, presidente dell’inchiesta pubblica, in vista della seconda sessione dell’audizione preliminare.
I firmatari, Mauro Tempesta, presidente del Consiglio Comunale di San Giovanni Valdarno, Elena Spadaccio, Centro sinistra per San Giovanni, Daniele Marzi, Liste Civiche Sangiovannesi, Antonio Guidelli, Lega Salvini premier e Tommaso Pierazzi, Movimento 5 stelle ripercorrono l’avvio dello strumento partecipativo di giovedì 25 febbraio sottolineando le numerose problematiche che sono emerse.
“Il primo incontro dell’inchiesta pubblica sull’ampliamento della discarica di Podere Rota si è dimostrato una vera e propria presa in giro nei confronti delle amministrazioni locali e dei cittadini – commentano i capigruppo – Uno strumento tecnologico, quello usato, assolutamente inadatto alla partecipazione di tutti quei soggetti che, correttamente, si erano attivati per iscriversi e partecipare alla prima audizione, senza voler evidenziare la prepotenza di aver localizzato la sede da cui trasmettere negli stessi locali sede di Csai. Tutte scelte che testimoniano una gestione assolutamente deficitaria dell’inchiesta stessa e mancanze che divengono insopportabili se si considera la costituzione a maggioranza pubblica del richiedente l’ampliamento che dovrebbe essere garanzia di imparzialità e trasparenza”.
Poi una sentita richiesta in vista della seconda sessione dell’audizione preliminare, in programma per domani alle 17. “Il Consiglio comunale di San Giovanni, che grazie ad una mozione votata unanimemente ha dato al proprio sindaco il mandato di richiedere e promuovere questa inchiesta, fa quindi appello al presidente Alessandro Franchi affinché i prossimi incontri vengano organizzati con metodologie adeguate, finalizzate ad una vera partecipazione attiva delle istituzioni, della cittadinanza e delle associazioni che un’inchiesta pubblica di tale portata merita. Ci aspettiamo quindi un cambiamento già dalla prossima udienza che si terrà domani, giovedì 4 marzo alle ore 17”.