Taglio del nastro questa mattina per la nuova panchina rossa di Montevarchi. Un simbolo contro la violenza sulle donne e quella di genere, collocata all’ingresso dell’Istituto “Magiotti”; un punto speciale individuato affinché possa essere di ispirazione per le giovani generazioni.
Proprio quattro studenti della scuola, due ragazzi e due ragazze, sono stati protagonisti della cerimonia di inaugurazione; seduti sulla panchina infatti hanno letto dei brani dedicati a due pioniere dello sport femminile come Alfonsina Morini Strada, prima donna a competere in gare ciclistiche per uomini come il Giro di Lombardia e il Giro d’Italia, e Carolina Morace, ex giocatrice e attuale allenatrice, punto di riferimento per il movimento calcistico femminile italiano.
Presenti all’evento il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini, l’assessore Sandra Nocentini, la dirigente scolastica Laura Debolini e i rappresentanti del supermercato Conad di Montevarchi che hanno donato materialmente la nuova panchina.
“Abbiamo pensato di inserire questa panchina, dono della Conad di Montevarchi, all’interno del complesso delle Magiotti affinché gli oltre 600 ragazzi che frequentano la scuola possano ammirare all’ingresso questo simbolo importante contro la violenza sulle donne – le parole del primo cittadino – Per loro rappresenterà anche un luogo di incontro e di confronto. Questo è il messaggio che vogliamo lanciare alle nuove generazioni, cioè di aiutarci, molto più di quello che siamo riusciti a fare noi, ad arrivare a questa famosa uguaglianza a cui ancora purtroppo non siamo giunti. La percentuale dei femminicidi è ancora troppo alta, purtroppo addirittura in aumento e il periodo della pandemia ha fortemente inciso in maniera negativa in questo senso. L’attenzione in vista del 25 novembre deve quindi essere alta e fatta soprattutto di gesti concreti e che possano consentire alle nuove generazioni di portare avanti un cammino culturale che rafforzi il concetto di uguaglianza in tutti gli ambiti”.
“La posizione della panchina è strategica, vuole essere il punto di partenza di ogni nostra giornata didattica – ha commentato la dirigente scolastica Debolini – La panchina rossa richiama il tema della violenza sulle donne e noi con i ragazzi vogliamo andare oltre: si può crescere senza arrivare appunto alla violenza, nel rispetto e nell’accoglienza dei generi, delle sensibilità e delle emozioni altrui, in amicizia. La scuola è un momento fondamentale della crescita dei ragazzi e quindi la panchina ci vuole ricordare quali sono le riflessioni e gli spunti educativi per le nostre generazioni”.