Il corso d’acqua è tornato nel suo tracciato. È stato sottoposto ad un intervento di risagomatura l’alveo del borro di Cappiano, nel Comune di Figline e Incisa, un lavoro studiato e realizzato dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno che ha permesso di “rimettere in forma” il corso d’acqua. Ad ovest di Loppiano sono finiti sotto i ferri circa 500 metri di asta fluviale, in parte in area boscata e in parte adiacente a una strada campestre. L’intervento, appena concluso, ha portato al taglio della vegetazione su circa 500 metri appunto, con l’asportazione dei sedimenti dall’alveo per un tratto di 350 metri.
Quest’ultima parte di materiale rimosso non è diventata un accumulo di rifiuti da smaltire, bensì materiale utile per ripristinare le “lesioni” sulle sponde dell’Arno in un’altra area del territorio comunale di Figline e Incisa, quella di Matassino, uno spazio di 5.500 metri quadri capace di accogliere complessivamente circa 2.500 mc di terra. Il Consorzio di Bonifica si è poi concentrato su un altro corso d’acqua, sempre a Figline e Incisa: il borro del Bagnoli. Qui i lavori sono scattati su due briglie ubicate a monte di un tratto tombato sopra l’abitato di Incisa: una dotata di gaveta, l’altra di tipo selettivo con pettini in metallo tubolare. L’operazione è servita a rimuovere il materiale terroso e litoide che si è depositato nel tempo andando progressivamente a limitare la funzionalità delle opere; un lavoro consistente quello per il ripristino dell’efficienza, come spiegano dal Consorzio stesso.
Dalla briglia di valle sono stati rimossi complessivamente 112 mc di materiale e un quantitativo di poco inferiore è stato eliminato dalla briglia di monte. In tutto sono 17 i camion di sedimenti recuperati e conferiti al Matassino per rimodellare, sull’Arno, la golena interessata da fenomeni erosivi oltre che le banche e le piste di accesso. “Mentre continuano sul territorio comunale gli interventi per la ricavatura di materiali litoidi su alcuni tratti del reticolo, entrano nel vivo anche le lavorazioni previste dal piano delle attività 2021, programmate dal Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno di concerto con l’amministrazione comunale e approvate dalla Regione Toscana: in molti punti dei corsi d’acqua che attraversano i centri abitati principali e le frazioni, infatti, uomini e macchine sono all’opera per il contenimento della vegetazione e il monitoraggio, la verifica e il ripristino delle opere. Lavorazioni che hanno l’obiettivo di prevenire e mitigare il rischio idraulico”, spiega l’ingegner Serena Ciofini, caposettore Difesa del Suolo dell’ente.
“L’obiettivo è di migliorare la funzionalità idraulica, ottimizzando le risorse: in questo modo i sedimenti rimossi vengono riusati immediatamente per tamponare le zone dell’Arno più vicine, interessate da dissesti ed erosioni. Così si ottimizza il risultato: l’attività di prevenzione viene coniugata con il contenimento dei costi e, di conseguenza, del contributo di bonifica. Le spese per lo smaltimento dei materiali terrosi sono azzerate come quelle per l’acquisto dei materiali necessari per eseguire gli interventi di ripristino delle criticità”, commenta Serena Stefani, Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno, illustrando i lavori, parte di un lotto più complesso ed articolato che, oltre a Figline e Incisa Valdarno, interessa il reticolo di altri comuni del Valdarno Fiorentino e Aretino.
“Continua il lavoro di collaborazione e di confronto con il Consorzio di Bonifica, grazie ad un rapporto consolidato ormai negli anni tra i nostri enti e grazie al prezioso contributo dei nostri cittadini, che non mancano mai di segnalarci situazioni che potrebbero comportare criticità, come avvenuto in relazione a questi interventi. Il lavoro di cura dei torrenti prosegue quindi a pieno ritmo e andrà avanti anche nei prossimi mesi, sia per prevenire situazioni di emergenza sia per portare avanti il piano di interventi che Consorzio e Comune mettono a punto ogni anno, in modo da arrivare pronti alla stagione delle piogge ed evitare esondazioni causate da residui negli alvei”, commenta il sindaco di Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai.
(Nelle foto: in sequenza, i lavori lungo il borro di Cappiano e quello del Bagnoli)