Importante traguardo per il Circolo Fotografico Arno che taglia i quarant’anni di attività. Un prestigioso anniversario per l’associazione, nata l’8 ottobre del 1981 dall’idea di un gruppo di amici e diventata poi uno dei club di fotoamatori più premiati a livello nazionale e internazionale. Per l’occasione, tra i numerosi appuntamenti in programma per festeggiare i quattro decenni di fotografia, il Circolo ha inaugurato lo scorso 9 ottobre la mostra intitolata “Gli invisibili” di Silvano Monchi, socio fondatore e presidente del fotoclub per ben 38 anni.
Non poteva dunque che essere lui il protagonista della mostra – visitabile fino al 16 ottobre, ogni giorno dalle 10 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 19 – allestita nel ridotto del Teatro comunale Garibaldi, la terza esposizione organizzata dal Circolo per il quarantennale dopo le due monografiche dedicate a Mauro Galligani e George Tatge dei mesi scorsi. I circa 60 scatti esposti al Teatro raccontano appunto “gli invisibili”, donne e uomini costretti in condizioni ambientali e sociali estreme che Silvano Monchi ha conosciuto durante i suoi numerosi viaggi fotografici in giro per il mondo, immortalandoli con garbo e realismo a comporre una rappresentazione rispettosa e autentica della vita ai margini della grande narrazione dei nostri tempi: dai profughi Saharawi nel deserto algerino al lavoro nei campi dei detenuti in un carcere dell’Uganda, fino alla vita fuori dal tempo nei villaggi dei curdi yazidi in Armenia o dei Maramureș in Romania.
“Quarant’anni è un’età di bilanci e il Circolo Fotografico Arno può vantarsi di arrivare a questo traguardo con la vitalità e la passione di un’adolescente”, spiegano la sindaca Giulia Mugnai e l’assessora alla Cultura Francesca Farini. “Oggi il Circolo è uno spazio aperto all’innovazione, che non abbandona la pellicola ma che ha abbracciato tutte le nuove potenzialità del digitale. Un punto di riferimento per gli appassionati di tutto il territorio, in cui si diffonde la cultura fotografica in modo rigoroso e accessibile, tanto che il numero dei soci aumenta ogni anno e tra questi si contano sempre più giovani e giovanissimi. Senza dimenticare il prezioso lavoro di conservazione della memoria collettiva che il Circolo offre alla nostra comunità attraverso la cura dell’archivio fotografico del Comune. L’augurio è che la sede di via Roma, completamente restaurata di recente anche grazie al contributo del Comune, sia sempre più un luogo di ricerca e di socialità in cui ritrovarsi all’appuntamento settimanale del venerdì sera, come da quarant’anni a questa parte. Al presidente Eros Ceccherini va il ringraziamento da parte dell’Amministrazione comunale. E a tutti i soci del Circolo fotografico Arno auguriamo: buona luce!”.