“Se entro il 9 gennaio, come previsto dallo statuto del Partito Democratico, non ci saranno i nomi che si contendono le primarie mi presenterò comunque come candidato sindaco di Terranuova”. Rompe il silenzio e gli indugi Mauro Di Ponte, attuale vicesindaco del Comune di Terranuova Bracciolini, che lancia un ultimatum alla segreteria locale del Partito Democratico in vista delle prossime elezioni amministrative.
Di Ponte già da diversi mesi ha espresso il suo pensiero riguardo alla tornata elettorale di giugno, rendendosi disponibile fin dallo scorso agosto a essere uno dei possibili nomi per individuare attraverso le primarie il candidato a sindaco della coalizione di centrosinistra per Terranuova. In tutto questo tempo, però, il Pd non si è finora mai ufficialmente espresso riguardo la convocazione di eventuali primarie per la scelta del profilo del candidato. Una situazione su cui torna a esprimersi il vicesindaco: o le primarie o mi presenterò da solo.
Una posizione netta quella di Di Ponte, sostenuta anche da un “gruppo nutrito di persone che me l’ha chiesto” come spiega in una nota dove evidenzia come è dallo scorso “5 dicembre che non è stata riconvocata alcuna riunione dal Pd come invece promesso per decidere in tal senso”. “È paradossale e autolesionistico – continua – che la linea al pd terranuovese venga dettata da pochissime persone (gli iscritti non sono mai stati coinvolti) che vorrebbero precludere ai cittadini la scelta del candidato sindaco tramite lo strumento democratico per eccellenza quello delle primarie”.
A tal proposito, Di Ponte ricorda come nel 2014 l’attuale sindaco fu scelto proprio così il 27 gennaio. “Chiedo semplicemente che venga fatta la stessa cosa, con stesse modalità e tempi. È di dominio pubblico che da agosto lo chiedo, così come chiedo che la coalizione si esprima definendo un percorso per la designazione. Fino ad oggi, a conti fatti, sono l’unico candidato che ha ufficializzato la propria disponibilità e non ci sono, che io sappia, altre figure all’orizzonte. Io credo che debba prevalere su tutti il senso della responsabilità alla quale non mi sottraggo. Partecipare significa farsi carico della propria comunità come ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella durante il discorso di fine anno. Possiamo quindi davvero rendere grande Terranuova partendo dai nostri valori. Spero che gli altri potenziali candidati – conclude Di Ponte – nell’eventualità in cui ci siano, ci mettano la faccia e non aspettino di essere nominati nel segreto delle stanze. Terranuova merita di vivere una grande festa della democrazia e della partecipazione, ancora una volta, come ha sempre fatto”.