La nomina di Silvio Pittori come candidato a sindaco del centrodestra a Figline e Incisa continua a far discutere all’interno della coalizione. Dopo l’uscita dei consiglieri Ciari e Gonnelli (Lega) che hanno chiaramente dichiarato di non sentirsi rappresentati dalla nomina dell’avvocato, stavolta a intervenire sono i rappresentanti di Fratelli d’Italia Valentina Trambusti, responsabile del Valdarno fiorentino, e Marco Piccardi, responsabile locale del Comune di Reggello, che annunciano le dimissioni dai rispettivi incarichi all’interno del partito.
“La politica figlinese ha dato un evidente e chiaro segno di come la gerarchia dei vari partiti abbiano, in dispregio ai propri regolamenti e statuti, imposto la propria volontà nella scelta del candidato a Sindaco che dovrebbe rappresentare l’intero centrodestra – scrivono Trambusti e Piccardi in una nota congiunta – La decisione che è stata assunta, senza nulla togliere alla professionalità della persona indicata, che però non ha avuto stessa riscontro nell’attività politica fino ad oggi svolta, non è affatto rappresentativa di quanto l’elettorato di centrodestra figlinese si aspettava”.
“Analoga considerazione é stata altresì evidenziata in un comunicato di chi ha effettivamente rappresentato la Lega in consiglio comunale in questi ultimi cinque anni, dove probabilmente ha prevalso lo spirito corporativo rispetto a chi aveva abbandonato il partito che, stranamente e inopportunamente, lo sta ripresentando. La stessa Forza Italia peraltro aveva dato, allorché gli era stato chiesto, il proprio consenso a colei (Giorgia Arcamone) la quale si era dichiarata rappresentante a pieno titolo di Fratelli d’Italia come pure i rappresentanti degli altri partiti del centrodestra”.
“Ritenendo che la democrazia debba avere risvolti diversi da quelli che oggi i vertici degli stessi intendono dare, con grande rammarico dobbiamo dichiararci, perché il dissenso possa avere valido fondamento, dimissionari dagli incarichi a noi affidati da Fratelli d’Italia, certi di ricevere il consenso di quell’elettorato che fino ad oggi abbiamo rappresentato” concludono Trambusti e Piccardi.