“Sono al fianco dei commercianti e delle attività del territorio a forte rischio di incorrere in un disastro economico senza precedenti. Non è più il tempo del silenzio, occorre parlare con una voce unica che, per quanto la situazione sanitaria sia tragica, denunci l’incoerenza e la pericolosità in prospettiva delle scelte effettuate dal Governo” Si esprime così Silvia Chiassai Martini in merito alla situazione che stanno vivendo molte realtà commerciali del territorio.
Secondo la presidente della Provincia di Arezzo e sindaco di Montevarchi, questo scenario è il risultato di più fattori combinati e le soluzioni messe in campo non bastano a colmare il danno dei fatturati mancati. “La gravità della situazione sanitaria è il risultato di scelte sbagliate nella gestione del fenomeno che sono sotto gli occhi di tutti e non è accettabile che siano i commercianti a pagare per l’incapacità dimostrata in questi mesi – commenta Chiassai Martini – I costi che queste attività stanno pagando sono causati anche dalla mancanza di soluzioni sul distanziamento nei trasporti pubblici, di un’organizzazione sanitaria non adeguata con cronici ritardi sulla capacità di tracciamento del virus, all’assenza di una campagna di prevenzione con uno screening di massa sulla popolazione. Macro- errori nella gestione della pandemia che oggi si ripercuotono sulle piccole realtà commerciali e imprenditoriali con un preoccupante impoverimento dei territori e delle comunità”.
L’intervento di Chiassai Martini prosegue sottolineando come non sia l’acquisto nei negozi di quartiere ad aumentare la diffusione dei contagi, “attività che si sono da subito attrezzate, come era giusto, con investimenti importanti, per adeguarsi alle direttive e garantire la massima sicurezza possibile ai loro clienti. Inoltre è ulteriormente inaccettabile che si permetta invece di mantenere l’apertura dei grandi centri commerciali, gestiti da grossi gruppi e dalle multinazionali che continuano a vendere prodotti che i piccoli commercianti non possono fare, in una situazione ambientale sicuramente più rischiosa. Tutto questo sta generando anche lo spostamento dei consumi da un settore ad un altro, che rischia di generare per sempre, l’abbassamento delle saracinesche, un danno per le famiglie, il mondo del lavoro e per le nostre comunità”.
Per Chiassai Martini “le decisioni attuali compromettono il tessuto fondante della nostra economia, formata da piccole e medie imprese, molte ancora a gestione familiare. Nel rispetto della salute pubblica non possiamo pensare di distruggere l’economia e, in particolare, il settore dei commercianti che significherebbe la morte delle nostre città. E’ indispensabile un’azione forte affinché il Governo si renda conto che non è questa la direzione giusta per uscire dalla pandemia”. “Come Sindaco di Montevarchi – prosegue – la nostra Amministrazione già nel primo lockdown, è intervenuta concretamente con una riduzione del 20% della TARI per tutte le attività costrette a chiudere o colpite da provvedimenti restrittivi. Abbiamo posticipato il pagamento delle rata di acconto dell’Imu e il pagamento della Tari, abbiamo deciso l’esenzione dal pagamento della cosap dal 1 marzo al 31 dicembre, che verrà prorogata, per le attività commerciali fisse e ambulanti, con possibilità di ampliare l’occupazione di suolo pubblico”.
Misure prese pensando alla tutela di chi gestisce una realtà in prima persona, rischiando sulla propria pelle, ma che rappresenta un patrimonio inestimabile di benessere per l’intera comunità. In questa fase siamo nuovamente pronti a fare la nostra parte dando la possibilità di estendere la rateizzazione a 72 rate dei tributi, adeguandoci a dicembre alla Legge di bilancio 2020, facendo quindi, tutto quello che è in nostro potere per aiutare le imprese” conclude.