Moda e solidarietà sfilano insieme alle Stanze Ulivieri di Montevarchi, dove questa sera si è tenuto il fashion show di Clothest*, la piattaforma e-commerce non profit di abiti e accessori di seconda mano di alta qualità. Il progetto, nato nel 2015 su iniziativa di un gruppo di giovanissimi volontari valdarnesi, si pone l’obiettivo di veicolare un importante messaggio: da una parte in favore della sostenibilità, raccogliendo e vendendo capi usati per ridurre gli sprechi in favore di uno stile di vita più consapevole e dall’altro dare a questi vestiti una missione nobile, ovvero renderli oggetti solidali il cui ricavato sostiene l’attività di accoglienza della Caritas di Montevarchi guidata da don Mauro Frasi.
Circa duecento persone hanno preso parte all’evento, patrocinato dal Comune di Montevarchi e realizzato in collaborazione con gli allievi della scuola di danza Studio Caroline di Montevarchi. A rendere possibile il fashion show anche il contributo di Giuseppe Rustichini, che con i ragazzi del suo salone si è occupato del look e delle acconciature delle modelle per una sera, e Franca Cilibrizzi dell’Osteria di Rendola che ha allestito l’apericena a conclusione dell’evento.
I presenti hanno avuto così modo di ammirare da vicino il lavoro dei giovani di Clothest*, scoprendo da vicino un progetto che in questi otto anni è cresciuto molto, ormai conosciuto in tutta Italia e che non intende fermarsi qui. “Ha una grande importanza questa serata, per noi è stato veramente un sogno che si è realizzato – ha dichiarato Letizia Baldetti, una delle fondatrici dell’associazione – Siamo partiti dal piccolo, stipando i capi che ci sembravano meno adatti per la distribuzione per i poveri come ad esempio quelli con cui abbiamo fatto la sfilata stasera ovvero abiti di paillette, vestiti di seta, abiti lunghi, cercando di valorizzarli al massimo per dare lo stesso un aiuto concreto e elevato all’ennesima potenza per le stesse persone per le quali ci impegnavamo. Siamo grati alle Stanze Ulivieri di averci ospitato, per noi è stato molto importante presentare il nostro progetto qui perché vi hanno collaborato tante eccellenze da tutta Italia come Paolo Iapichino da Milano, fino a eccellenze del territorio valdarnese. Per il futuro speriamo di trasformare Clothest*, che al momento è un’associazione di promozione sociale, in un’impresa sociale così da generare posti di lavoro per le persone stesse alle quali diamo i proventi delle nostre attività. Sarebbe bellissimo vedere giovani che lavorano come volontari per creare lavoro per qualcun altro che magari è in difficoltà”.
“Vorremmo che il bene facesse rumore, questa bella serata di stasera fa sì che in mezzo a questa bella gioventù ci siano anche adulti, anziani che trovano il modo e il piacere di fare qualcosa di bello, correndo insieme a questi ragazzi e a chi ha avuto l’idea di questo progetto – ha dichiarato don Mauro nel corso della serata – Se ci diamo una mano, in tanti, qualcosa di bello lo possiamo fare, anche in questo paesino della Toscana, dove ci sono i poveri di Montevarchi e gli immigrati di Lampedusa. Persone dignitose, forti e che hanno sofferto. Per questo vi ringrazio per la serata, così moltiplicheremo l’impegno di ciascuno anche per questi vestiti, valorizzandoli e valorizzando le persone che ci staranno dentro. Oltre a quello che raccoglieremo, anche il vostro aiuto sarà prezioso. Se qualcuno fa qualcosa di buono, va a letto molto più contento”.
“Le Stanze Ulivieri sono sempre state pronte per dare un aiuto al territorio, anche da un punto di vista sociale – ha dichiarato Mauro Sereni, vice presidente del circolo culturale montevarchino – È nel nostro statuto e anche nel nostro sentire, non siamo solo qui per feste da ballo e cene, ma anche per un approccio culturale e sociale verso il territorio. Quando Clothest* ci ha chiesto di collaborare abbiamo accettato ben volentieri e ne è venuta fuori questa bella serata che ha visto la partecipazione di circa 200 persone”.