Il borgo di Castelnuovo in Avane si prepara alla sua rinascita. È stato firmato nella giornata di ieri il contratto con il gruppo di professionisti ed esperti che si occuperà di realizzare il piano di fattibilità tecnico economica e il successivo progetto di recupero dell’antico paese nel cuore del territorio cavrigliese. Il team sarà guidato dagli studi Archea di Marco Casamonti e Gpa di Giovanni Cardinale, insieme a Studio Mattioli srl, Valentini Ventura Restauro d’Opere d’Arte srl, Chiarini Associati e l’Ingegnere Sacha Slim Bouhaged.
Un grande intervento reso possibile grazie ai 20 milioni messi a disposizione dal Pnrr e di cui ieri pomeriggio al Museo Mine l’amministrazione comunale di Cavriglia e il gruppo di architetti e professionisti, alla presenza del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, hanno illustrato le linee guida e le idee che porteranno al recupero del borgo. “È un giorno molto importante per il Comune di Cavriglia e la nostra comunità – le parole del sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni nel corso della conferenza stampa – C’è una grande soddisfazione perché questo luogo è stato selezionato dalla Regione come beneficiario dei fondi Pnrr, così il borgo di Castelnuovo in Avane rinascerà. Un posto che deve tornare a vivere, non solo per la storia che si portano dietro questi luoghi ma anche per dare un’opportunità economica all’interno Valdarno”. Nelle linee del progetto , infatti, sono previsti tanti tipi di destinazioni tra cui artigianato, social housing e turismo.
Il primo cittadino ha evidenziato anche come Cavriglia sarà al centro di ingenti investimenti, circa 200-250 milioni di euro, per tre progetti principali: dal recupero appunto del borgo, al campo da golf a 18 buche e il nuovo parco dello sport, fino alla riqualifica dell’area mineraria. “Sarebbe importante che questi progetti potessero dialogare, integrandosi a vicenda in un territorio segnato in passato dall’estrazione della lignite e che adesso rinascerà – ha aggiunto Degl’Innocenti o Sanni – In questo senso, il team di esperti a cui ci siamo affidati ci dà grande sicurezza. Come ci ha spiegato il professor Casamonti dobbiamo dare un’anima a questo luogo e sono convinto che abbiamo trovato la strada giusta”.
“Una sfida fondamentale per la Toscana”. Così il presidente della Regione Eugenio Giani ha definito il progetto di recupero di Castelnuovo in Avane. “La Toscana diventa motore della rigenerazione urbana, in questo caso di un borgo che accompagna la rinascita di un territorio di grande pregio, il Valdarno Superiore, porta di collegamento con il Chianti. Delle 46 proposte arrivate, la commissione tecnica a suo tempo scelse Castelnuovo in Avane per destinare i 20 milioni di euro previsti dal bando Pnrr lanciato dall’allora ministro Franceschini, una decisione che fin da subito ho accolto con favore: parliamo di un luogo bellissimo che già affiorava alla storia fin dal XIII secolo. Credo che il progetto di Castelnuovo sarà un volano per tutta l’area e dovrà avere una coerenza, un dialogo, con tutte le altre progettualità che verranno messe a terra. Sarà, ripeto, una sfida che onora tutta la Toscana”.
Il futuro del borgo di Castelnuovo in Avane dovrà essere bello, sostenibile e attrattivo: questi in sintesi gli obiettivi che si pone il team di esperti che lavorerà al progetto. “Come studio crediamo molto in questa sfida, che dovrà parlare il linguaggio della sostenibilità e della riduzione del rischio – ha dichiarato l’ingegnere Giovanni Cardinale – Conoscendo da 25 anni Castelnuovo, mai avrei pensato di vedere una strada per il recupero del borgo. Ora questa possibilità c’è e il paese avrà un nuovo fascino, confido che raggiungeremo un bel risultato”. Il professor Casamonti ha sottolineato come ridare un’identità al borgo abbandonato sarà fondamentale, “altrimenti l’operazione non funziona”. “Un obiettivo che passa dal vedere il territorio con occhi nuovi – ha aggiunto – Questo paesaggio è assolutamente metafisico, dobbiamo pensarlo e renderlo bellissimo grazie all’opera dell’uomo, Castelnuovo in Avane dovrà essere un luogo desiderabile. Vivere in questo borgo rappresenterà una doppia sfida, sia da un punto di vista architettonico che di infrastrutture tecnologiche. Coniugando questi due aspetti, rendendo Castelnuovo anche bello, Cavriglia potrebbe essere un modello per il recupero dei borghi in Italia”.