La Provincia di Arezzo ha presentato questa mattina il progetto di fattibilità tecnica ed economica del nuovo ponte e della viabilità alternativa che affiancherà lo storico Ponte Buriano. Il dettaglio è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa presieduta dalla presidente dell’ente, Silvia Chiassai Martini, insieme allo studio Fhecor Ingenieros Consultores di Madrid – vincitore del concorso di progettazione – e l’ingegner Luca Di Domenico, per Cassa Depositi e Prestiti.
La futura infrastruttura, costo complessivo dell’opera di oltre 14 milioni di euro, rappresenta un intervento di rilievo per la viabilità della provincia aretina, consentendo così come spiegato da Chiassai Martini un collegamento sicuro tra Arezzo e il Valdarno, salvaguardando allo stesso tempo l’antico manufatto del Ponte Buriano. “Oggi è un giorno importante, presentiamo un’opera a cui la nostra amministrazione si è impegnata fin dall’insediamento e non mi sono mai arresa neanche di fronte alle numerose problematiche che sono sorte, il cambio di Governo e del Ministro della coesione che ci ha tolto inspiegabilmente il finanziamento per la realizzazione del ponte che era già stato accordato – le parole di Chiassai Martini – Abbiamo lavorato alacremente per portare avanti la parte finanziata e siamo arrivati al progetto di fattibilità tecnico ed economica dello studio spagnolo Fhecor Ingenieros Consultores, vincitore del concorso di progettazione, che prevede un costo complessivo dell’opera di oltre 14 milioni di euro”.
“Attraverso la realizzazione di un nuovo attraversamento sul fiume Arno, l’assetto viario della zona sarà più snello e veloce, migliorandone non solo la viabilità della zona, ma valorizzando anche tutte le aree limitrofe. Questo permetterà al Ponte storico Buriano di essere finalmente valorizzato per il grande valore storico-artistico. Lo spostamento del traffico veicolare infatti consentirà il futuro restauro e risanamento conservativo del manufatto storico esistente, che continuerà ad essere un’opera che potrà garantire il passaggio di pedoni e ciclisti, ma allo stesso tempo potrá diventare oggetto di attrazione culturale e monumentale. Le due infrastrutture, la nuova del XXI secolo e la storica risalente al XIII secolo, saranno caratterizzate da un tracciato in pianta quasi parallelo, con l’obiettivo di realizzare un’opera visivamente armoniosa, all’avanguardia da un punto di vista ingegneristico, un’opera moderna proiettata al futuro, ma in costante dialogo con il passato. Quando si amministra non bisogna mai perdere il fine ultimo, quello dell’utilità pubblica di realizzare opere funzionali a servizio del territorio che si merita una viabilità sicura ma anche di essere valorizzato dal punto di vista paesaggistico e storico” conclude Chiassai Martini.