C’era molta attesa per l’incontro in programma questa mattina a Roma per discutere del futuro dei lavoratori dello stabilimento Bekaert di Figline, ma l’esito è stato tutt’altro che positivo. Attorno al tavolo del Ministero dello sviluppo Economico infatti si sono seduti i sindacati, il primo cittadino di Figline e Incisa Giulia Mugnai, alcuni parlamentari locali ed il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi insieme al consigliere Gianfranco Simoncini, ma non i dirigenti della multinazionale belga, i grandi assenti che hanno disertato il confronto. Assente anche il ministro Di Maio.
Il sindaco Mugnai ha così commentato al termine dell’appuntamento al Mise: “Un esito totalmente negativo per l’incontro di stamani al Ministero, perché l’azienda non si è presentata al tavolo a Roma, dimostrando che non c’è nessun arretramento rispetto alla scelta di procedere con licenziamento collettivo e con la chiusura dello stabilimento. Questo non è assolutamente accettabile perché, in questo modo, Bekaert sceglie deliberatamente di calpestare i diritti dei lavoratori e le Istituzioni. Solo 3 mesi fa, seduti allo stesso tavolo, l’azienda era infatti venuta a confermarci la missione dello stabilimento di Figline e i relativi investimenti da portare avanti. A soli 3 mesi da quell’incontro ci ritroviamo con una procedura di chiusura e questo non è accettabile sotto nessun profilo.
Abbiamo chiesto al Ministero che ci sia un impegno diretto del Governo nazionale per il ritiro della procedura di licenziamento e per il ritorno alla produttività dello stabilimento, perché non possiamo rinunciare né alla tutela ei lavoratori né a mantenere aperto quello stabilimento, che rappresenta un pezzo di storia della nostra comunità e che garantisce sviluppo al territorio di Figline e Incisa”.