Si è concluso con una piccola apertura da parte di Bekaert l’incontro di questo pomeriggio a Firenze nella sede di Confindustria Toscana. La multinazionale belga ha dato il consenso ad una reindustrializzazione dello stabilimento di Figline, di cui appena due settimane fa aveva annunciato la chiusura.
L’unica condizione posta dalla società, secondo quanto riportato dai sindacati, è che chi subentra non continui a produrre lo steelcord, determinando di fatto una diversificazione di produzione all’interno del sito valdarnese. I rappresentanti Bekaert, inoltre, si sono dichiarati disponibili ad allungare i tempi della procedura di dismissione dello stabilimento consentendo così la possibilità di individuare alternative per la fabbrica (purché non finisca in mano a competitor diretti Bekaert) e qualche certezza in più per i suoi lavoratori, permettendo l’attivazione degli ammortizzatori sociali.
Risulta quindi decisivo il secondo incontro in programma per domani al tavolo del Ministero dello Sviluppo Economico, dove presumibilmente verranno definiti in maniera più precisa i tempi e le modalità per il futuro della fabbrica figlinese.