Nessuna criticità dal punto di vista della tenuta del ponte. È questo l’esito delle verifiche effettuate dalla Città Metropolitana sulla struttura che collega Figline a Matassino, illustrate questa mattina nel corso di una conferenza stampa convocata a Palazzo Medici Riccardi a Firenze alla presenza del sindaco metropolitano Dario Nardella, i primi cittadini Giulia Mugnai (Figline Incisa), Piero Giunti (Reggello) e Enzo Cacioli (Castelfranco Piandiscò), la consigliera metropolitana con delega alla viabilità di zona Monica Marini e l’ingegnera Maria Teresa Carosella.
A oltre 70 anni dalla sua costruzione, dunque, il ponte di Matassino non presenta problematiche strutturali. Nel frattempo la Città Metropolitana ha annunciato lo studio di due interventi tecnici: il primo, precauzionale, vede il divieto di transito sulla struttura a partire dal 30 ottobre di tutti i mezzi pesanti oltre le 26 tonnellate; il secondo invece di riqualificazione e adeguamento della struttura alle nuove norme vigenti sul ponte. L’auspicio è quello di iniziare gli interventi entro la fine del 2024, con conclusione prevista per il 2026.
Dalla conferenza stampa di stamattina arrivano inoltre rassicurazioni che in ogni caso i provvedimenti non avranno ripercussioni sulla regolare viabilità del tratto, che rimarrà aperta in entrambi i sensi di marcia sia durante la fase di studio di fattibilità, progettazione e realizzazione degli interventi. I mezzi pesanti che invece dovranno percorrere un percorso alternativo al ponte su Matassino sono gli autocarri e gli autotreni a 4 assi, con silos o cisterne, autoarticolati o bilici i quali dal monitoraggio effettuato risultano lo 0,5% del traffico giornaliero sul ponte.
Le verifiche sul collegamento tra Figline e Matassino, come ricordato dal sindaco metropolitano Dario Nardella nel corso della conferenza stampa, si inseriscono in un quadro più ampio di monitoraggio di tutti i ponti (circa un migliaio) di pertinenza che la Città Metropolitana sta portando avanti, con una spesa (solo per questa prima fase di ispezione) di 1 milione e 300mila euro. “La questione ponti è strategica per i nostri territori, ne è la riprova il ponte di Matassino che interessa un’area più ampia di Figline e Incisa – ha dichiarato il sindaco Mugnai – Agire in prevenzione è fondamentale, da oggi si parte con la progettazione per superare l’obsolescenza del ponte. La Città Metropolitana ci rassicura che sarà garantita la transitabilità in entrambi i sensi di marcia ad eccezione dei veicoli di peso superiore alle 26 tonnellate, nei prossimi giorni incontreremo le categorie economiche per limitare anche l’impatto del provvedimento”.
“Vorrei ringraziare l’importante lavoro portato avanti dalla Città Metropolitana, anche per un’area come quella di Matassino suddivisa in due province e tre Comuni, attraversata da due arterie fondamentali come la Direttissima e l’autostrada A1 – ha aggiunto il sindaco di Reggello, Piero Giunti – Vorrei ribadire che non esiste un ‘caso ponte Matassino’, ma come detto si tratta di saggi che rientrano in un quadro più ampio di monitoraggio da parte della Metrocittà. Gli enti locali metteranno energia e tempo per attuare quella sinergia che serve per realizzare i progetti, senza alcun impatto per i cittadini”.
“Per noi il ponte a Matassino rappresenta l’unità del territorio – il commento di Enzo Cacioli, sindaco di Castelfranco Piandiscò – Se consideriamo le persone che dall’area dell’altipiano si spostano ogni giorno verso il fondovalle, queste rappresentano circa il 70% di tutti i pendolari che vi transitano, quindi lo snodo di Matassino rappresenta un collegamento non solo tra le aree del Valdarno fiorentino e aretino ma anche di tutte le realtà lavorative e commerciali per il nostro territorio”.