Ancora una giornata di disagi per i pendolari valdarnesi. Stavolta a farsi portavoce delle criticità affrontate dai cittadini in viaggio lungo la tratta Arezzo-Firenze è il Movimento Consumatori Toscana che evidenzia come stamani la giornata di tante persone in stazione sia iniziata “col piede sbagliato”.
“Sono le 7.17 quando alla stazione di Figline Valdarno sembra tutto regolare. Il treno 18826 delle 7.17 destinato ad arrivare a Campo di Marte parte in orario – spiega il Movimento in una nota – Da lì a poco i pendolari iniziano a vedere movimenti sospetti, il treno 18826 si ferma poco dopo la stazione di Figline, iniziano quindi le prime preoccupazioni dei lavoratori che devono firmare all’arrivo in azienda, degli studenti che hanno l’esame all’università e dei pendolari tutti”.
Preoccupazioni più che lecite, evidenzia il movimento dei consumatori, che riporta come “alla fine il treno 18826 accumula ritardo stando fermo e il successivo treno delle 7.27 diretto a Firenze S.M.N. inizia a riportare un ritardo di ben 15 minuti. Finalmente arriva l’avviso che il treno 18826 sta per arrivare, peccato che da Figline parta ‘solamente’ alle 7.50 con un ritardo di ben 23 minuti pur riportando il monitor solo 15 minuti di ritardo. Saliti sul treno alle ore 8.03 il controllore riferisce ai pendolari che il treno 18826 terminerà la corsa a Pontassieve anziché a Firenze SMN. Oltre al danno la beffa”.
“Come Movimento Consumatori Toscana continuiamo ad essere allibiti di come la Regione possa permettere tutto ciò – afferma il gruppo – Abbiamo un contratto di servizi che puntualmente non viene rispettato. I pendolari della linea Arezzo-Firenze, includendo il Valdarno, sono costretti quotidianamente a fare i conti con i ritardi e i disservizi di Trenitalia”. “Ci domandiamo arrivati a questo punto se esista ancora un obbligo per i pendolari di pagare un servizio per non usufruirne nei modi e nei tempi previsti dal contratto dei servizi. Ci metteremo subito in contatto con il Presidente Giani e l’assessore Baccelli per capire cosa stia accadendo. Nel frattempo proponiamo di non far pagare il costo del biglietto ai pendolari nei prossimi mesi come ristoro dei disservizi e disagi. La Regione Toscana e Trenitalia non prendano in giro i pendolari con il bonus mensile che non tiene conto, viste gli indici con i quali viene calcolato, delle difficoltà riscontrate dai pendolari della linea Arezzo-Firenze. Non escludiamo mobilitazioni insieme alle altre associazioni dei consumatori, così non si va da nessuna parte” conclude il Movimento Consumatori Toscana.