Il consiglio comunale di Reggello ha approvato nella giornata di ieri le osservazioni al Piano Operativo e al Piano Strutturale. A tal proposito interviene il capogruppo di Fratelli d’Italia Oleg Bartolini, che in una nota muove delle forti critiche sulla procedura. “Nel consiglio di ieri l’amministrazione targata PD ha veramente toccato il fondo, non solo sono stati calpestati i diritti delle minoranze ma sono stante compiute azioni in violazione della Legge Regionale 65/2014” dichiara Bartolini.
“In vista del consiglio comunale – prosegue – avevo richiesto, insieme al Consigliere Cicogni (membro della II CCP), la convocazione d’urgenza di un ulteriore commissione per analizzare in maniera più approfondita alcune osservazioni e verificare il rispetto della L.R.T 65/2014 da parte dell’amministrazione. Il Presidente della II commissione, nonostante l’art. 17 preveda espressamente un obbligo laddove richiesta da 2 membri, si è rifiutato di convocarla. Convocazione che tra l’altro non avrebbe fatto slittare il CC e quindi fatto perdere tempo ai cittadini.”
“Viste le premesse – aggiunge Bartolini – ho presentato il consiglio comunale una questione pregiudiziale per poter bloccare la discussione e costringere la convocazione della II commissione ma purtroppo la maggioranza, con parere favorevole del segretario generale, ha bocciato la questione in merito alla violazione dell’art. 17 del regolamento. A quel punto, per far sentire la voce delle minoranze, sono stato costretto ad intervenire per ben 150 volte (o forse più) in dichiarazione di voto allungando inevitabilmente i lavori del Consiglio. La ciliegina sulla torta è arrivata con l’ammissione e la votazione di ben 5 osservazioni presentate fuori termine, nonostante la Legge regionale 65/2014 preveda un termine perentorio, il tutto giustificato da un ‘è prassi fare così’ come se un consiglio comunale possa derogare ad una legge della Regione Toscana”.
“È emerso ancora una volta – conclude Bartolini – come quest’amministrazione si comporti in maniera arrogante e irrispettosa delle minoranze, ignorando le richieste e i problemi da esse sollevati”.