Ci ha lasciato nella giornata di ieri Giuseppina Cavicchi, ultima testimone dell’eccidio di Pian d’Albero, uno degli episodi più duri e cruenti che hanno indelebilmente segnato il territorio figlinese e tutta la comunità del Valdarno. I fatti risalgono al giugno del 1944, quando i soldati nazifascisti uccisero nella località di Pian d’Albero, tra il Valdarno e il Chianti, 39 persone tra cui Aronne, giovanissimo fratello di Giuseppina, suo padre e il nonno.
Una pagina buia di storia di cui però la signora Cavicchi ha voluto continuare a portare avanti il ricordo in tutti questi anni, come ricordato dal sindaco di Figline e Incisa Giulia Mugnai che ha reso omaggio così alla figura di Giuseppina. “È un dispiacere profondo – ha commentato il primo cittadino – Per tanti anni, nel suo modo discreto e asciutto, ha raccontato gli avvenimenti della sua famiglia, dei morti di Pian d’Albero e di Sant’Andrea, e la storia di suo fratello Aronne, ammazzato dai nazisti a 14 anni”.
“Ogni anno ci ha accompagnati al Casolare Cavicchi per le celebrazioni istituzionali, permettendoci di preservare la memoria e recuperare le radici dolorose e potentissime della lotta contro il nazifascismo, elemento fondativo della terra in cui viviamo – conclude Mugnai – Il prossimo 20 giugno ci mancherà terribilmente Giuseppina Cavicchi, ma saliremo ancora sui Monti Scalari per ricordare, per essere noi i testimoni di quella memoria che abbiamo il dovere di coltivare”.