Era la notte tra il 7 e l’8 febbraio scorso quando una studentessa minorenne è stata soccorsa dai sanitari del 118 in stato di incoscienza indotto da coma etilico (il suo tasso alcolemico era pari a 2.57 mg/l), nelle vicinanza di alcuni locali notturni di Terranuova Bracciolini. A seguito dell’episodio, fortunatamente senza gravi conseguenze per la ragazza, sono scattate le indagini dei carabinieri della Stazione di Levane che sono così riusciti a risalire al negozio dove la ragazza (quindicenne) e i suoi amici avevano acquistato gli alcolici.
La titolare dell’esercizio commerciale è una donna di origine indiana, denunciata all’autorità giudiziaria appunto per aver venduto alcolici e super alcolici a minorenni senza accertarsi dell’effettiva età degli acquirenti, violando le relative norme vigenti in materia. Una volta convocati in caserma numerosi giovani, i militari dell’Arma attraverso le loro testimonianze sono riusciti a ricostruire ciò che era accaduto quel sabato notte quando il gruppetto di amici, dopo aver passato la serata in un locale terranuovese, ha continuato a intrattenersi all’esterno dell’esercizio pubblico abusando degli alcolici acquistati nel pomeriggio.
A seguito della segnalazione dei Carabinieri, per l’esercizio commerciale indiano è, inoltre, scattata la chiusura per un periodo di sette giorni, disposta dal sindaco di Terranuova Bracciolini a titolo di sanzione accessoria alla denuncia della donna. Oltre a lei, sono stati sanzionati con 1000 euro di multa anche due fratelli imprenditori, entrambi incensurati, titolari di un punto vendita associato a una famosa catena di supermercati in quanto nel loro esercizio commerciale, per come emerso dagli accertamenti svolti dai carabinieri di Levane, in altre occasioni avevano venduto diverse bottiglie di vodka ad altri minorenni di età compresa tra i 16 e i 17 anni.