Sono partiti anche in Valdarno i progetti Cyber Help e Youngle della Asl Tse promossi dalla psicologia del dipartimento salute mentale in collaborazione con la promozione della salute e RISVA (rete degli istituti valdarnesi) con il sostegno della direzione di zona distretto. Obiettivo: creare una comunità giovanile della zona consapevole degli effetti di un uso improprio del web e dei dispositivi digitali.
In particolare nella relazioni amicali e affettive dove, a volte, gli ambienti digitali rischiano di distorcere e compromettere la comunicazione tra i giovani. La peer education (educazione tra pari) intende responsabilizzare gli studenti nel prevenire il cyberbullismo, così come il progetto Youngle, servizio di ascolto per i ragazzi gestito dai ragazzi. Una cittadinanza attiva, ai giorni d’oggi, passa attraverso una responsabile cittadinanza digitale. Quest’anno un’importante novità: saranno coinvolte anche le scuole dell’infanzia per le quali è stato realizzato un “Kit Didattico psicoeducativo” contenente una racconta di progetti, redatti dagli insegnanti, finalizzati all’uso consapevole delle nuove tecnologie e alla messa in opera di “buone pratiche”.
“L’era digitale anticipa sempre di più l’accesso ai dispositivi tra i bambini – commenta il dottor Giovanni Salerno, psicologo UFSMIA coordinatore del progetto per il Valdarno – fin dalla scuola dell’infanzia è possibile sviluppare un senso di coscienza digitale sia rispetto all’adeguatezza dei contenuti multimediali sia alla consapevolezza del tempo trascorso online. Grazie a metodologie ludico didattiche i bambini potranno comprendere la differenza tra mondo reale e virtuale”.
Dall’ a.s. 2021-22 I’IC Bucine è la nuova scuola capofila del progetto. La dirigente scolastica Lisa Sacchini e le referenti Santina Pisano ed Eleonora Zanolo, sempre con la supervisione scientifica del dottor Giovanni Salerno, sulla base del progetto originale, hanno esteso le attività a tutte le classi della scuola primaria e alla scuola dell’Infanzia. Per quanto riguarda gli alunni più grandi, dallo scorso 28 novembre gli studenti e le studentesse dei Licei Giovanni da San Giovanni, sempre guidati dal team psicologi Asl Tse, hanno aperto lo sportello “Valdarno Youngle” che ad oggi ha già registrato molti accessi. Tutti i ragazzi del Valdarno e della provincia di Arezzo possono accedere al servizio chat dall’App dal lunedì al venerdì dalle ore 20:30 alle ore 22:30. Sarà attivato inoltre a breve un focus group pensato come un vero e proprio ufficio stampa del progetto “Cyber Help!” che si occuperà della divulgazione dell’iniziativa attraverso i vari social; ogni Istituto Superiore gestirà un Social Network e alle ragazze e i ragazzi che vi collaboreranno, e che sono già stati formati lo scorso anno, saranno riconosciuti i PCTO.
Guardando ai dati, l’adesione al progetto Cyber Help! In Valdarno nell’anno scolastico 2021-22, nonostante le difficoltà imposte dall’emergenza sanitaria, che hanno ostacolato gli incontri in presenza, è stata molto alta, nello specifico sono stati coinvolti 1770 studenti, sono stati formati 80 docenti e 392 peer educator.