“Continuo a ricevere segnalazioni e numerose lamentele, dai pendolari del Valdarno per la condizione disastrosa in cui versa la tratta da e per Firenze, nell’inqualificabile indifferenza di chi siede comodamente sugli scranni della Regione Toscana”. Sono parole dure quelle di Silvia Chiassai Martini, sindaco di Montevarchi, che interviene così sull’attuale situazione del trasporto ferroviario che collega il territorio valdarnese e delle conseguenti criticità affrontate da chi si sposta ogni giorno in treno.
“Rimango sempre più allibita e preoccupata dall’inerzia e dal disinteresse manifestati dal Governo regionale nei confronti dei gravi disagi che dal mese di maggio 2022 tanti cittadini subiscono, con cadenza pressoché quotidiana, per ritardi pesantissimi, attese interminabili in stazione, ore di lavoro e di studio perse, senza che venga trovata una soluzione definitiva alle criticità che impattano significativamente sulla vita delle persone – prosegue il primo cittadino – A fronte di questa situazione, che va avanti da più di otto mesi, nel più assordante silenzio della politica, torno a scrivere all’Assessore ai Trasporti Baccelli e al Presidente Giani per conoscere quali provvedimenti seri intendano prendere nei confronti di Rfi e Trenitalia per mettere definitivamente la parola fine all’odissea di incolpevoli pendolari visto che il “monitoraggio” effettuato dai vertici regionali non ha prodotto alcun risultato concreto, anzi la situazione mi risulta peggiori di giorno in giorno”.
“Non capisco come si intenda promuovere la necessità di diminuire l’uso delle auto ricorrendo a una mobilità alternativa e sostenibile, se la Regione non è in grado neppure di garantire il funzionamento e la puntualità dei treni sulle tratte maggiormente utilizzate dai lavoratori, da turisti e viaggiatori – sostiene Chiassai Martini – È indubbio che il calvario provocato dal trasporto ferroviario abbia evidenti conseguenze sul Valdarno e sulle aree più periferiche che diventano sempre più isolate, rendendo anche il cittadino scettico e distante dalle Istituzioni per l’incapacità di dare le risposte necessarie a tutelare il diritto allo studio e al lavoro. Pertanto, in assenza di una risoluzione definitiva ai disagi dei pendolari e ai danni anche sull’economia del territorio, è giunto il momento che il Valdarno smetta di essere politicamente complice di questo disastro e agisca per il bene delle sue comunità. Per questo motivo, nel rispetto di tanti pendolari che chiedono aiuto, porterò la discussione in sede di Conferenza dei Sindaci con la richiesta di un documento da condividere con tutte le amministrazioni, da presentare all’Assessore Baccelli affinché cessi questa condizione di intollerabile indifferenza da parte della Regione”.