Negli ultimi due mesi del 2023 un terzo dei treni sulla tratta valdarnese ha registrato quotidianamente ritardi superiori ai cinque minuti, con 135 corse soppresse a novembre e 109 a dicembre. Sono questi i dati critici emersi durante il confronto che si è tenuto oggi pomeriggio tra la conferenza dei sindaci del Valdarno e l’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli. Durante il confronto amministratori e assessore hanno condiviso i principali disagi riscontrati dai pendolari del Valdarno che ogni giorno prendono il treno: criticità di cui i Comuni valdarnesi si faranno portavoce in prima battuta nel corso della prossima convocazione della cabina di regia tra Regione, Rfi e Trenitalia che si terrà tra una ventina di giorni, il primo di una serie di incontri a cui gli enti locali parteciperanno direttamente.
“Quello che ci è stato presentato dagli amministratori locali è stato assolutamente coerente con quanto rilevato dagli strumenti di conoscenza che abbiamo come Regione Toscana, ovvero il monitoraggio che viene fatto dalla struttura tecnica e dalla cabina di regia costituita due anni fa e che almeno una volta al mese mi trova a confrontarmi con Rfi e Trenitalia – ha spiegato l’assessore Baccelli a margine dell’incontro – Ce lo dicono i dati: c’è stato un decremento della puntualità reale dei treni, dovuti a cause esterne come i lavori o attribuibili a Rfi o Trenitalia”.
A tal proposito, i numeri riportati da Baccelli sono esplicativi: negli ultimi due mesi del 2023 l’indice di puntualità è stato del 77.1% a novembre, percentuale ulteriormente ribassata al 68.6% a dicembre. Dunque un treno su tre è transitato sulla linea valdarnese con ritardi superiori ai cinque minuti provocando continui disagi ai pendolari e per cui l’assessore regionale ha ribadito di voler assoluta chiarezza sulle cause. La prima è la coesistenza con i treni ad alta velocità, un servizio che causa interferenze non più sostenibili dai convogli regionali che viaggiano verso Firenze. “In particolare è dovuto all’incremento del servizio sia da parte di Italo che di Trenitalia, c’è una proliferazione dell’alta velocità che ha forti interferenze su questa linea e che non può proseguire così, a questi si aggiungono i servizi di lunga percorrenza che causano anch’essi turbolenze che ricadono puntualmente sulla tratta verso Firenze – illustra Baccelli – Altra questione causa di ritardi sono eventi che accadono fuori Toscana, ad esempio sul nodo di Roma”.
Quali sono dunque le misure che la Regione intende adottare per fronteggiare questa insostenibile situazione per chi viaggia in treno? Oltre a far valere naturalmente il meccanismo di bonus e sanzioni previsto dal contratto, secondo Baccelli i passaggi da intraprendere sono fondamentalmente due: aprire un confronto con il settore Alta Velocità, che come spiegato dall’assessore regionale “è un ambito completamente disgiunto in termini di governance e operatività rispetto ai treni regionali”, e allargare il tavolo di dialogo della cabina di regia con Rfi e Trenitalia anche agli amministratori dei Comuni interessati. “Stiamo attendendo da tempo una riorganizzazione del servizio da parte di Rfi – spiega Baccelli – Pretendiamo che questa proposta debba essere condivisa anche con gli enti locali e dovrà essere migliorativa della situazione di tutti i treni regionali”.
Su questo punto, e sull’ipotesi di un possibile dirottamento delle percorrenze locali dalla Direttissima alla linea lenta, Baccelli è stato chiaro: “Penso che questa non sia la soluzione, ci aspettiamo una proposta da parte di Trenitalia e Rfi che privilegi i treni regionali. Qualsiasi progetto, ripeto, dovrà poi essere condiviso non solo con Regione Toscana, ma soprattutto con gli enti locali”.
Un aspetto messo in evidenza anche dalla presidente della conferenza dei sindaci, Valentina Vadi. “Come enti locali vogliamo conoscere direttamente quale sarà la nuova proposta sulla riorganizzazione del servizio che Trenitalia presenterà, così da esprimere il nostro consenso o meno – il commento della presidente – Questo sarà il primo di una serie di incontro che terremo non solo con la Regione Toscana, ma anche con Trenitalia gestore del servizio. L’assessore ci ha illustrato chiaramente la situazione, definita dallo stesso Baccelli disastrosa nei mesi di novembre e dicembre con percentuali di ritardi, soppressioni e disagi per i pendolari mai viste prima. Vogliamo sapere il perché, ma soprattutto vogliamo soluzioni a questa situazione: da un anno e mezzo esiste una cabina di regia sul trasporto in Toscana e vogliamo essere presenti anche noi. Come detto dall’assessore il rinvio dei regionali sulla linea lenta non può essere la soluzione, vogliamo inoltre che la Regione si faccia sentire con Trenitalia a Roma sul tema dell’alta velocità perché il nostro territorio non può essere danneggiato da una situazione di questo tipo”.