Confermato l’impegno del Mise per la reindustrializzazione del sito della Bekaert e per valutare la ‘praticabilità’ di progetti per la siderurgia a Piombino che possano coinvolgere l’ex trafileria di Figline. Questo è quanto emerso nel corso del tavolo al Mise dedicato alla vertenza Bekaert convocato oggi pomeriggio. L’azienda è rimasta ferma sulle sue posizioni riguardo il ritiro dei licenziamenti e l’attivazione di ulteriori ammortizzatori sociali, però ha annunciato il prolungamento fino al 31 luglio degli incentivi economici per ricollocare i 112 lavoratori rimasti legati allo stabilimento figlinese – si tratta di 10mila euro per ogni riassunzione – e la disponibilità dell’advisor per la ricerca di una soluzione di reindustrializzazione del sito.
Al tavolo per la Regione Valerio Fabiani, consigliere del presidente Giani per il lavoro e le crisi aziendali. “Abbiamo registrato, così come il ministero, la disponibilità dell’azienda sugli incentivi seppure per un periodo limitato e contiamo sull’asse con Piombino per il rilancio della siderurgia toscana su cui sta lavorando il Governo” spiega Fabiani. Il consigliere esprime la volontà di “tutelare il bacino occupazionale del Valdarno: chiameremo a raccolta i Comuni dell’area, le organizzazioni sindacali e le organizzazioni di categoria”.
Il ministero ha annunciato che il tavolo sarà nuovamente convocato prossimamente. Terminata la riunione presso il Mise, il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani si è incontrato con la sindaca di Figline Incisa Valdarno, Giulia Mugnai. Il primo cittadino ha spiegato così quali sono stati i punti del confronto: “Nell’incontro sulla Bekaert di oggi pomeriggio ho ribadito, anche a nome degli altri sindaci del valdarno fiorentino e aretino e della Valdisieve, la volontà di lavorare insieme alla definizione di un bacino per la ricollocazione dei lavoratori nelle aziende del territorio. Inoltre, ho chiesto nuovamente al governo un impegno anche sulla reindustrializzazione del sito, importante per garantire un futuro in termini di sviluppo economico del territorio”.
“A fine incontro – prosegue Mugnai – mi sono confrontata con il presidente Giani per approfondire sia la possibilità di reindustrializzazione del sito sia la necessità di effettuare un monitoraggio sull’area dello stabilimento, per tutelare il territorio dall’impatto urbanistico e ambientale che il suo abbandono comporterebbe. Il presidente Giani ha ribadito il lavoro sulla reindustrializzazione, che continuerà a essere portato avanti da Regione e Ministero. Inoltre, ha manifestato la sua disponibilità nell’avviare un percorso istituzionale di ricollocazione dei lavoratori: per questo motivo, nei prossimi giorni, ci rincontreremo insieme a sindacati, regione, Comuni e associazioni datoriali, nell’ottica di avviare un tavolo di coordinamento a tema ricollocazione. Questo lavoro di coordinamento sul bacino occupazionale sarà utile anche per essere replicato in altri contesti di crisi aziendali, per offrire nuove prospettive occupazionali ad altri lavoratori toscani coinvolti in situazioni simili”.