Prosegue il piano per la riorganizzazione post pandemia dell’ospedale Serristori di Figline e, nelle ultime settimane, l’attività chirurgica del presidio sta conoscendo un nuovo impulso. Nei giorni scorsi gli spazi della pre ospedalizzazione sono stati spostati al primo piano, complanari al blocco operatorio, per consentire un più efficiente l’utilizzo delle sale da un punto di vista logistico e organizzativo e, di conseguenza, una migliore accoglienza dei pazienti che verranno operati in sede.
L’attività chirurgica ordinaria in sala è stata potenziata fino alle 18, nei mesi scorsi era in orario 8-14, con sedute dal lunedì al venerdì eseguite, per il momento, ancora in una sola sala. Il prolungamento dell’orario in termini di capacità di produzione, sta portando già a una media di circa 10-15 interventi in più alla settimana. “L’aumento dell’attività di chirurgia – dichiara la direttrice dell’ospedale, Claudia Capanni – era già previsto all’interno del percorso di ripresa dell’attività no Covid del presidio”.
Il reparto di degenza continua ad essere attivo su sei giorni, fino al sabato alle 13. Guardando avanti, entro l’autunno l’azienda sanitaria conta di far partire l’attività anche nella seconda sala operatoria e di portare il reparto di chirurgia del Serristori a ciclo continuo, aperto, cioè, giorno e notte, 7 giorni su 7, per una complessiva implementazione dell’attività chirurgica dell’ospedale che sta già riguardando l’attività chirurgica ambulatoriale, attiva dal lunedì al sabato.
“L’estensione del reparto a ciclo continuo avverrà contestualmente all’attivazione della seconda sala. Anche la maggiore disponibilità di risorse infermieristiche nei prossimi mesi, consentirà di aumentare l’attività” spiega Marco Scatizzi, direttore dell’unità complessa di Chirurgia Generale del Santa Maria Annunziata che ha competenza anche per la Chirurgia del Serristori, diretta da Patrizio Fratini.
Al momento la casistica riguarda interventi a medio-bassa complessità nelle aree di Chirurgia Generale e dell’Ortopedia. Ma l’utilizzo della seconda sala operatoria consentirà di estendere progressivamente l’attività anche ad altre branche chirurgiche specialistiche. Con l’obiettivo di rilanciare il Serristori quale presidio essenziale nella zona sud est della Toscana, a maggio era stato deciso di costituire un’equipe congiunta composta da chirurghi dell’ospedale Santa Maria Annunziata e da colleghi del Serristori, a garanzia di una migliore continuità dell’assistenza in caso di interventi più complessi da eseguire presso Santa Maria Annunziata. Con questa organizzazione, ora il Serristori può concentrarsi sulla chirurgia ad alto turn-over, su pazienti in buono stato di salute, su interventi più brevi, meno complessi e più numerosi. Con ricadute positive anche in termini di liste di attesa.