Mercoledì scorso, presso la presidenza della Regione Toscana alla presenza del Capo di Gabinetto Gori, si è tenuto l’incontro di approfondimento sull’ospedale Serristori tra il direttore dell’Ausl Toscana Centro, Paolo Morello Marchese, e i sindaci di Figline e Incisa Valdarno, Rignano sull’Arno e Reggello.
Sono proprio i tre primi cittadini dei Comuni del Valdarno fiorentino a illustrare le richieste fatte all’Azienda Sanitaria e quanto emerso dal confronto. “Gli impegni presi sono stati precisi – spiegano -, soprattutto sul rafforzamento del Pronto soccorso, elemento imprescindibile per il potenziamento del Serristori, come ribadito anche nella delibera regionale n 886 del 13-07-2020 che lo classifica come presidio ospedaliero in zona particolarmente disagiata e che ne detta, quindi, gli standard minimi dei servizi da prestare. Inoltre abbiamo avuto rassicurazioni precise anche sul reparto di medicina, al momento ridotto nei posti letto per garantire il corretto espletamento dell’attesa tamponi, che l’Azienda ha rappresentato di voler ripristinare a pieno servizio progressivamente e in relazione all’andamento dell’emergenza. Siamo stati inoltre informati del fatto che entro settembre verranno espletate le procedure concorsuali che permetteranno l’assunzione di ortopedici e di medici. Così facendo, si arriverà finalmente alla stabilizzazione degli organici di varie strutture sanitarie, fra cui i reparti di Medicina interna e di Pronto Soccorso”
“Infine- aggiungono i tre sindaci – si è concordato sulla necessità di rafforzare i servizi territoriali, di implementare l’attività diagnostica e la chirurgia (che deve occupare le sale operatorie costantemente). Abbiamo insistito anche per ottenere un progetto esecutivo che porti finalmente alla completa ristrutturazione del presidio e alla partenza dei cantieri. Su questo punto fondamentale, come riportato nel comunicato diffuso dall’Ausl, abbiamo ottenuto l’impegno da parte dell’Azienda sanitaria a terminare la progettazione entro la fine del 2020, per partire poi con i lavori nel 2021. L’incontro di mercoledì è stato dunque un primo importante segnale di ascolto nei confronti della protesta attivata dal territorio e dei bisogni dei nostri cittadini, che chiedono un ospedale strategico e non di assistere a continue mosse che sanno di depotenziamento. Lo abbiamo ribadito a Regione e Asl e abbiamo chiesto loro di sederci al più presto, di nuovo, ad un tavolo, in modo da chiarire in un apposito documento tutti gli obiettivi per la salvaguardia del Serristori e i tempi di applicazione di questi obiettivi”.