Taglio del nastro ufficiale quest’oggi per il centro educativo di San Giovanni Valdarno dopo circa un mese dall’inizio delle attività. Collocato al pian terreno della scuola media Masaccio, promuove laboratori di supporto allo studio, attività ludiche, ricreative ed educative condotte da educatori esperti delle cooperative sociali Giovani Valdarno e L’Inchiostro.
Il servizio prevede attività non formali che possano essere occasione di socializzazione e apprendimento, diversificate per fasce di età e per bisogni individuali assolvendo così ad una funzione sociale ed educativa. Obiettivi principali per i giovani che lo frequentano sono condividere esperienze con i coetanei, consolidare regole di relazione e di comunicazione, utilizzare il tempo libero in maniera costruttiva, arricchire le competenze di gioco, esprimere creatività e fantasia, fare esperienza di autonomia, stabilire rapporti positivi con le figure adulte.
Alla cerimonia erano presenti il sindaco Valentina Vadi, l’assessore alle politiche sociali e all’istruzione Nadia Garuglieri, il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Masaccio Francesco Dallai e la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo ‘Marconi’ Emilia Minichini. “Sono numerose – spiega Valentina Vadi, sindaco di San Giovanni Valdarno – le ricerche e i dati che confermano come i giovani, di qualsiasi fascia di età, abbiano visibilmente subito la situazione di emergenza sanitaria che ha portato alla sospensione delle attività educative, scolastiche e ludico ricreative. Gli studi parlano di problemi di ansia, disturbi del sonno e irritabilità che in alcuni casi sfocia in aggressività verso l’esterno, i genitori o anche verso se stessi. Anche nel territorio di San Giovanni Valdarno si registrano situazioni di forte criticità. Questo ha spinto l’Amministrazione comunale, nel corso dell’anno passato, a coinvolgere sul tema del disagio i comuni della zona attraverso la Conferenza dei sindaci e la conferenza zonale dell’istruzione. Sono stati infatti organizzati, nelle scuole, nelle associazioni, nei luoghi di aggregazione, all’interno dell’azienda sanitaria, incontri ed approfondimenti dedicati. Nell’ambito delle politiche di welfare uno spazio importante è stato dedicato dall’Amministrazione comunale ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze che sono stati coloro che hanno vissuto con maggiori difficoltà questi quasi due anni di pandemia. L’assessorato alle politiche sociali e all’istruzione ha messo a punto una serie di progettualità che hanno lo scopo di intervenire in maniera concreta sulle difficoltà educative, formative, sociali dei giovani creando una sinergia efficace con gli enti, le istituzioni scolastiche e le associazioni che su queste tematiche lavorano da anni.
“Al centro educativo che inauguriamo oggi, bambini e bambine, ragazzi e ragazze della scuola elementare e media del territorio comunale possono trovare un luogo accogliente per fare i compiti e anche per socializzare. Ringrazio l’assessorato al welfare e all’istruzione e gli uffici preposti per l’importante lavoro che hanno svolto e che stanno svolgendo proteso alla tutela e alla cura del patrimonio più importante che esiste in una comunità, le giovani generazioni” conclude Vadi.
Il Centro offre un servizio educativo con metodologie didattiche e laboratori specifici che tengono conto dei bisogni formativi speciali e delle diversità di ogni genere incluse le disabilità. Lo spazio messo a disposizione dal Comune, al pian terreno della scuola media Masaccio, ha l’obiettivo di accogliere almeno 40 bambini. Gli educatori del centro garantiscono inoltre un rapporto costante con i genitori, incontri di approfondimento con l’insegnante referente e una collaborazione continua con le assistenti sociali del comune, con i servizi, con le associazioni e gli enti del terzo settore del territorio.
“Noi crediamo – ha aggiunto l’assessore alle politiche sociali, al welfare e all’istruzione Nadia Garuglieri – che un tema complesso come quello del disagio giovanile richieda una condivisione ampia e, come suggerito da esperti del settore, in particolare una condivisione delle strategie in modo da mettere a sistema le offerte educative e le modalità di risposta che si intendono offrire sul territorio. Il centro educativo è una delle risposte concrete del servizio educativo territoriale”.
“Vale la pena sottolineare gli ulteriori aspetti qualificanti ed innovativi del progetto educativo che vogliamo realizzare nel territorio. In particolare, ‘una mappatura dei bisogni nell’ambito della comunità’ affinché si possano offrire servizi mirati ai bisogni specifici, una ‘attività di supporto alla genitorialità’, rivolta a genitori ed insegnanti sui temi dell’educazione, dell’istruzione e dell’inclusione e, nel periodo estivo, quando il centro educativo è chiuso, verranno organizzati giochi in piazza e attività ricreative nella comunità supportate dagli educatori. Inoltre, a breve, dovrebbe partire anche un progetto di ‘Educativa di strada’, con educatori esperti che sul territorio cercheranno di coinvolgere quei giovani che rimangono fuori dai tradizionali circuiti di socializzazione”.
Il centro educativo è aperto dal lunedì al venerdì dalle 14,30 alle 16,15 per la scuola secondaria di primo grado e dalle 16,30 alle 18,15 per la scuola primaria.
Per informazioni e iscrizioni è possibile rivolgersi al Punto Amico in via Rosai 1.