È un appello forte quello che Confesercenti Firenze ha deciso di fare alle istituzioni nel giorno della Festa dei Lavoratori. “Salviamo il Lavoro!”, così si chiama l’iniziativa che l’associazione di categoria ha lanciato questa mattina su tutto il territorio della Città Metropolitana fiorentina. L’obiettivo è quello di porre al centro dell’attenzione la drammatica situazione delle piccole imprese del commercio, servizi, turismo e somministrazione piegate da oltre 50 giorni di chiusura legata all’emergenza sanitaria.
Un’iniziativa contraddistinta da due aspetti: uno puramente simbolico – la consegna di un vecchio registratore di cassa vuoto – l’altra rappresentata da un elenco suddiviso in dieci punti concreti a supporto delle attività. “Come Confesercenti cerchiamo di sostenere le imprese in questo momento difficile – spiega Sabrina Fussi, consulente senior d’impresa Confesercenti Firenze – e questa iniziativa, proprio nel giorno del 1 Maggio, vuole dare alle istituzioni quelle che sono le nostre dieci proposte per salvare il lavoro e il commercio. Punti fondamentali per la ripresa delle aziende, che non è stata programmata in maniera omogenea: bisogna ripartire tutti, lentamente e in completa sicurezza”.
Un elenco che i membri dell’associazione di categoria (Sabrina Fussi e Rachele Turrini, presidente del Coordinamento Confesercenti Valdarno) hanno consegnato stamattina presso la sede figlinese di Confesercenti insieme ai rappresentanti dei Ccn di Figline e di Incisa (Il Granaio e Le Botteghe del Petrarca), al sindaco di Figline e Incisa, Giulia Mugnai e all’assessore al Commercio, Enrico Buoncompagni. I punti della proposta riguardano vari aspetti delle realtà commerciali: dalla regolamentazione di tributi, utenze e costi per le aziende, alla riapertura delle attività con appositi protocolli di sicurezza ad hoc per titolari e dipendenti, passando da misure a favore del turismo e delle città d’arte, fino ad uno snellimento della burocrazia per le procedure di richiesta di liquidità agli istituti bancari oltre che contributi per gli enti locali.
“Sicuramente quello che ha evidenziato questa situazione così complicata, semmai ce ne fosse stato bisogno, è quanto sono importanti le attività commerciali e i negozi di vicinato, quelli che sono all’interno dei nostri centri storici come presidio per le comunità – ha commentato il sindaco Mugnai – Noi siamo al loro fianco perché crediamo davvero che siano l’anima dei paesi, però dobbiamo dar loro una mano poiché le settimane perse sono state tante. Come Comune stiamo studiando delle misure in supporto delle attività per quelli che sono i tributi comunali, ma c’è bisogno di un intervento molto chiaro da parte del Governo che possa garantire questi sostegni. Queste attività sono realtà preziose per fare di un paese, comunità”.