Nuovi alberi per la salvaguardia del patrimonio arboreo di Via Vittorio Veneto a Rignano sull’Arno. Quest’oggi la giunta ha preso atto della relazione tecnica con oggetto la valutazione delle condizioni di stabilità dei tigli vegetanti in Via Vittorio Veneto predisposta, su richiesta degli uffici, dallo Studio GIFIOR del dottore forestale Luigi Sani nonché delle misure previste dal responsabile del settore Gestione del Territorio e Servizi Tecnici.
Infatti, in seguito al parere espresso dal tecnico, il professor Francesco Ferrini dell’Università degli Studi di Firenze, che esprimeva la sua preoccupazione per le condizioni di stabilità dei tigli vegetanti nella via tale da richiedere un approfondimento di indagine, anche di tipo strumentale, a vantaggio di tali alberi, la successiva perizia ha disposto l’urgente necessità di abbattimento di 6 tigli (i primi 3 e gli ultimi 3 del filare), che saranno sostituiti immediatamente con sette nuovi tigli.
“Arriviamo al termine di un percorso di studio e analisi che si è reso necessario per la posizione degli alberi in una zona ad alta affluenza di pedoni, ciclisti, motociclisti e auto che attraversano quotidianamente quella strada comunale, forse la più frequentata del capoluogo. I tecnici preposti all’analisi del nostro patrimonio arboreo – sottolinea l’assessore all’ambiente Dominga Guerri – hanno relazionato che dovremo tagliare gli alberi malati, è un’operazione che non fa piacere a nessuno, ma dopo la perizia, per la sicurezza e l’incolumità pubblica, dobbiamo prendere atto della decisione dei tecnici. Immediatamente abbiamo voluto che quegli alberi siano sostituiti, anzi ce ne sarà uno in più rispetto ai sei che saranno abbattuti”.
“Voglio sottolineare, ancora una volta – prosegue l’assessore Guerri – che si procederà alla loro sostituzione con nuovi esemplari di tigli biologicamente attivi ed efficienti. Tutto questo nel naturale avvicendamento fra generazioni successive in quell’ambiente urbano dove è importante garantire il mantenimento dei valori, delle funzioni e della ricchezza che tali organismi viventi esprimono e da cui traiamo beneficio. Così facendo continua quel lavoro per cui, come Amministrazione, ci vede particolarmente attenti allo stato dei nostri spazi verdi, a partire dal nuovo Parco fluviale e dalla convenzione in essere con l’Università di Firenze».