Discutere della riqualificazione dell’area industriale e della ricollocazione per i lavoratori licenziati. Sono questi i temi al centro dell’incontro richiesto dai rappresentanti della Fiom Cgil Firenze alle istituzioni. Questa mattina la sigla sindacale ha inviato una lettera indirizzata al sindaco di Figline e Incisa Giulia Mugnai e al consigliere regionale Valerio Fabiani per tornare nuovamente a riaccendere i riflettori sulla vicenda, in particolar modo sul futuro dello stabilimento di via Petrarca.
“Chiediamo alle Istituzioni di essere conseguenti alle proprie scelte – spiegano dalla Fiom – Bekaert paghi la bonifica dell’area, e se qualcuno riaprirà delle attività nell’area, visto che pare possano esserci degli interessamenti, sia chiamato a dare una risposta occupazionale a partire dai lavoratori licenziati, per arrivare ai 318 iniziali”. Nella lettera inviata a Mugnai e Fabiani, il sindacato ribadisce che “fin dall’inizio della vertenza come Fiom avevamo chiesto che se non si fosse realizzata la reindustrializzazione sarebbe stato necessario da parte delle istituzioni locali, regionali e nazionali chiedere all’azienda di farsi carico della bonifica dello stabilimento”.
Una posizione che “viene fatta propria dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ed è stata la posizione della Toscana al tavolo del 17 maggio 2021. Da allora non ci sono state ulteriori convocazioni, la riqualificazione dell’area è rimasta in carico al territorio e numerosi dei circa cento lavoratori licenziati sono ancora in cerca di occupazione. È necessario che chiunque dimostri interesse allo stabilimento presenti un piano industriale che preveda di coinvolgere questi lavoratori – conclude la lettera della Fiom Cgil – in modo tale da dare una vera risposta occupazionale, a maggior ragione poiché parrebbe che ci siano degli interessamenti per lo stabilimento”.