La Regione Toscana si prepara alla riapertura delle attività che verrà decisa dal governo, alzando l’asticella delle misure di sicurezza nei luoghi di lavoro per ridurre il rischio di contagi. Le nuove prescrizioni sono contenute all’interno dell’ordinanza firmata quest’oggi dal presidente Enrico Rossi e riguarda sia le attività che sono già ripartite (esclusi ambienti sanitari, cantieri ed aziende dei servizi pubblici locali, per cui vale il protocollo condiviso il 14 marzo) sia quelle che dovranno farlo.
Al primo punto del decalogo delle norme di sicurezza e anticontagio stilato dalla Regione c’è la questione trasporti: obbligo di guanti monouso e mascherine sui mezzi pubblici e pulizia delle mani prima e dopo l’utilizzo. Consigliato dove possibile l’uso di bicicletta e mezzi elettrici. Raccomandata la mascherina nell’auto propria, se con due persone a bordo. Il secondo punto, la distanza sociale in fabbrica, nei laboratori artigianali e negli uffici: non un metro ma almeno un metro e ottanta centimetri, come prescrive l’Organizzazione mondiale per la sanità. Se nella riorganizzazione dei processi produttivi questa distanza non potrà essere garantita, dovranno essere inseriti elementi di separazione tra le persone oppure usate mascherine FFP2 senza valvola (o due mascherine chirurgiche contemporaneamente) per chi lavora all’interno di uno stesso ambiente. Le mascherine chirurgiche saranno obbligatorie sempre e dovranno essere fornite dal datore di lavoro: negli spazi chiusi in presenza di più persone, si specifica al punto tre, ma anche negli spazi aperti quando non è garantito il mantenimento della distanza personale. Chi ha febbre od altri sintomi influenzali, suggestivi di Covid-19, dovrà rimanere a casa: il datore di lavoro potrà misurare la temperatura ai dipendenti all’ingresso oppure raccogliere una loro dichiarazione.
Raccomandata la frequente pulizia delle mani in più momenti dell’attività lavorativa e non solo a inizio turno, per questo motivo dovranno essere installati degli appositi dispencer. Gli ambienti, inoltre, dovranno essere sanificati almeno una volta al giorno pulendo con candeggina o prodotti simili porte, maniglie, tavoli e servizi igienici, annotando tutto su appositi registri. Dovrà essere garantito, per quanto possibile, anche il ricambio di aria e la sanificazione periodica, secondo precise indicazioni, degli impianti di aerazione, che altrimenti dovranno rimanere spenti. Il decalogo si conclude con la riorganizzazione del servizio mensa, dove si dovrà porre attenzione alla distanza tra le persone e le sanificazione dei tavoli dopo ogni pasto.
I negozi dovranno seguire alcune misure ulteriori, quali obbligo di accessi regolamentati e scaglionati con percorsi diversi, se possibile, di entrata e uscita, pannelli di separazione tra lavoratori e clienti alle casse e sui banchi, ingressi per non più di una persona a famiglia (salvo casi di bambini e persone non autosufficienti), obbligo per tutti di mascherine, guanti monouso o comunque pulizia delle mani. La distanza di un metro e ottanta centimetri tra le persone dovrà essere garantita anche nei mercati all’aperto. Tutti i datori di lavoro hanno l’obbligo di redigere un protocollo di sicurezza anticontagio, da spedire alla Regione entro trenta giorni da oggi, in cui si impegnino a mettere in pratica le misure previste dall’ordinanza. Controlli saranno previsti da parte dei servizi di igiene e da chi si occupa di sicurezza nei luoghi di lavoro.