Torna ad affrontare la questione di Podere Rota il Centrodestra per Terranuova. Il gruppo consiliare aveva presentato nell’ultima seduta di Consiglio comunale una mozione sull’impianto, come spiega Mario Ghezzi, tenendo conto delle già note deliberazioni in materia del Consiglio Provinciale di Arezzo, dell’Assemblea dei sindaci dell’Ato Toscana Sud e delle posizioni dei singoli comuni valdarnesi “queste tutte univoche nello stabilire ripetutamente la necessità della chiusura improrogabile dell’impianto di Podere Rota”.
“Con una specifica mozione intendevamo sottolineare le possibili ripercussioni negative sulla salute dell’ambiente e dei cittadini e la necessità quindi di indagini approfondite su tali temi da parte della Conferenza dei Sindaci del Valdarno – illustra Ghezzi – Questo perché proprio molto recentemente si sono avuti chiari pronunciamenti da due importanti organismi a questo preposti”.
“L’ Arpat, Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale della Toscana, nella recente relazione che fotografa lo stato critico attuale, ha espresso rilievi inquietanti sul funzionamento della discarica: contaminazione di acque sotterranee, inadeguatezza dei laboratori del gestore, azioni irrilevanti per la emissione di odori. Negli stessi giorni – in relazione alla valutazione sull’impatto ambientale e sanitario – la ASL Toscana SudEst rilevava “pericolosità idrogeologica per possibili frane, sottrazione di suolo, creazione di odori, impatti in grado di interferire con il benessere dei residenti”. La ASL concludeva la relazione giudicando il ventilato possibile ampliamento come ‘industria insalubre'”.
“La richiesta di ulteriori indagini ambientali e sanitarie è stata respinta” prosegue Ghezzi, “adducendo sia che il gestore dei rifiuti appronterà delle controdeduzioni (con quali risultati attendibili, visto che i laboratori vengono giudicati inadeguati?) e d’altra parte perché non sarebbe argomento di interesse per la Conferenza dei Sindaci del Valdarno. Su tale ultimo punto occorre ricordare a chi lo sostenne che “ la conferenza zonale integrata esercita le funzioni di indirizzo degli obiettivi sanitari, socio-sanitari e sociali integrati di livello locale” (art. 12 bis LR 40/2005). Il Comune di Terranuova non può disconoscere tali criticità”.
Per questo motivo il Centrodestra per Terranuova ritiene che tali obiezioni siano “pretestuose e di solo interessate particolare” e che dimostrano “che la spesso decantata coesione di Terranuova, nei fatti lo è invece soprattutto nei confronti del ciclo dei rifiuti. In ogni caso, ed a maggior ragione, continueremo a sostenere ed analizzare problematiche ambientali e sanitarie e proporre iniziative di controllo e tutela della salute” conclude la nota.