“Non accetto che venga fatta propaganda politica sulla pelle e sulla salute delle persone”. Le parole sono del sindaco di Figline e Incisa Giulia Mugnai, che replica alle critiche sollevate dai Cobas riguardo alla realizzazione della Casa di Comunità e dell’Ospedale di Comunità, indicati dai sindacati di base come uno sperpero di risorse pubbliche (6 milioni di euro) e un sistema per chiudere il presidio ospedaliero del Serristori.
Accuse che il primo cittadino respinge al mittente, rivendicando anzi l’investimento di 6 milioni di euro fatto in favore della sanità territoriale. “Resto veramente stupita sulle parole che leggo sulla Casa e sull’Ospedale di Comunità. Si parla di uno spettro di 6 milioni di euro, invece noi rivendichiamo con forza un investimento da 6 milioni di euro per la sanità territoriale – commenta Mugnai – Da tantissimo tempo i cittadini aspettano servizi in più dedicati soprattutto alla popolazione più fragile, in particolare agli anziani, e che siano di prossimità”.
“Con l’Ospedale di Comunità e la Casa di Comunità – spiega il sindaco di Figline e Incisa – portiamo in primo luogo tutti i medici di famiglia nello stesso posto ad operare nel nuovo distretto sanitario che verrà ampliato e con questo investimento sì significativo realizziamo 20 posti letto, ma totalmente aggiuntivi all’offerta attuale. Avere un’ospedale di comunità significa nuovi 20 posti letto che non c’entrano niente con quelli del Serristori che rimarrà con i suoi servizi, come sempre detto”.
“Credo che si prendano in giro le persone se si racconta che l’Ospedale di Comunità serva per chiudere il Serristori, è l’esatto contrario. Parliamo di un ampliamento dell’offerta e noi anzi stiamo chiedendo ad Asl e Regione che avvenga nei tempi previsti dal Pnrr, deve quindi aprire le proprie porte già nel 2026. Noi crediamo che la priorità sia correre per realizzare questo investimento e non cercare di ostacolarli, come del resto crediamo che la priorità sia battersi per il Serristori con azioni concrete e non con sterili polemiche politiche” conclude Mugnai.