L’Ospedale del Valdarno Santa Maria della Gruccia è stato riclassificato: da presidio di secondo a primo livello, secondo il Decreto ministeriale 70/2015. La decisione è stata presa dalla giunta regionale, che nella seduta di ieri, lunedì 16 dicembre, ha approvato, su proposta dell’assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, una delibera che sulla base del parere favorevole espresso lo scorso 18 ottobre dai direttori generali delle Aziende sanitarie toscane riconosce l’ospedale del Valdarno come presidio ospedaliero di I livello.
Ad annunciare la nuova classificazione della struttura ospedaliera valdarnese è stata proprio l’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi nel corso di una conferenza stampa svoltasi quest’oggi nella sede di Palazzo Strozzi Sacrati assieme a Simona Dei, direttore sanitario della Asl Toscana sud est, e a Sergio Chienni, sindaco di Terranuova Bracciolini e presidente della Conferenza dei sindaci del Valdarno.
“Più volte attraverso mozioni, interrogazioni, appelli della Conferenza dei sindaci – ha detto l’assessore Saccardi – ci era stato chiesto di riclassificare l’Ospedale della Gruccia in merito a ruolo e funzioni, per la qualità dei servizi che esprime, per tutta la zona del Valdarno, ma anche per le zone limitrofe. Abbiamo fatto una serie di verifiche tecniche e abbiamo visto che, sia per il bacino di utenza che per le funzioni che contiene, è giusto che questo ospedale abbia una classificazione di I livello. Siamo contenti di essere arrivati a questi risultati, è stata un’azione corale di tutto il territorio. La delibera consolida attività e funzioni dell’ospedale del Valdarno e ne garantisce il futuro nelle dimensioni che oggi esprime”.
“L’Ospedale della Gruccia è stato sempre collocato in un ruolo importante, sia nella Asl di Arezzo che poi, nella sud est – ha ricordato Simona Dei – Questo passaggio consente anche di mettere un occhio maggiore sul punto nascita e sulla pediatria. Questo è un ospedale forte, autonomo, che dà garanzie, e che resta fortemente in rete con gli altri ospedali della zona”. “Un ringraziamento all’assessore Saccardi, alla giunta, ai consiglieri regionali – ha aggiunto Sergio Chienni – Questo è un risultato particolarmente significativo. L’Ospedale della Gruccia si trova in una zona di confine tra due province, e risponde a un’area più vasta. Gli operatori devono essere messi nelle condizioni di operare al meglio per i nostri cittadini”.
Per essere considerati presidi ospedalieri di I livello, le strutture devono avere determinati requisiti, come riportato dal Decreto ministeriale 70/2015 che prevede 150.000-300.000 abitanti. Il bacino di utenza del presidio ospedaliero del Valdarno è di circa 144.600 abitanti e comprende la zona del Valdarno e dei comuni limitrofi della Asl Toscana centro (Incisa e Figline Valdarno, Reggello e Rignano). Se si prendono in considerazione i dati di mobilità attiva, si vede che il presidio è punto di riferimento anche per altre zone, confermando così il bacino di utenza previsto per i presidi di I livello. Lo stesso DM, per gli ospedali di I livello prevede 45.000 accessi al Pronto soccorso. L’ospedale del Valdarno ha circa 38.300 accessi al Ps, ma se si considera il lavoro in rete con l’ospedale di Figline Valdarno, si arriva a circa 53.000 accessi. Inoltre, il presidio della Gruccia è dotato di tutte le specialità previste dal DM. Per questi motivi, l’Ospedale del Valdarno Santa Maria della Gruccia viene classificato come presidio ospedaliero di I livello.