Nuovo sciopero da parte dei lavoratori di Opificio Tecnologico. I dipendenti dello stabilimento terranuovese incroceranno le braccia per un’ora nel corso della mattinata di domani, mercoledì 27 settembre, convocando dalle 11 fino a mezzogiorno un’assemblea fuori dai cancelli della fabbrica per mantenere alta l’attenzione sulla situazione delle circa 40 persone che lavorano nell’azienda specializzata nel settore tecnologico.
Il nodo più importante da sciogliere, come riportano i sindacati di Fiom e Uilm, è quello dello slittamento degli stipendi. “Ad oggi siamo purtroppo costretti a prendere atto del mancato pagamento del saldo dello stipendio del mese di luglio 2023 e del mese di agosto 2023 – riportano i rappresentanti delle tute blu – Il comunicato dell’azienda datato 15/09/2023 non dà garanzie sul corrispondere il totale delle spettanze ancora da percepire dai lavoratori né tempistiche certe. Si parla infatti di procedere al saldo della mensilità di luglio e ad erogare un anticipo per il mese di agosto entro, forse, il mese di ottobre. Tutto ciò fa accrescere la nostra preoccupazione per ciò che riguarda il mese corrente e quelli a venire, in quanto non vorremo che diventasse la prassi causando così forti disagi alle maestranze”.
Venuti a conoscenza dei contenuti del comunicato aziendale, sindacati e Rsu si sono subito attivate per richiedere un incontro con la proprietà, “ma fino ad ora non abbiamo avuto nessuna convocazione a riguardo. Siamo fortemente preoccupati dall’attuale situazione e, al tempo stesso, come più volte ribadito, rimaniamo a disposizione per affrontare le varie criticità del caso e per individuare possibili soluzioni con l’obiettivo di tutelare e mantenere la piena occupazione e la necessaria produzione. Per questo, a seguito dell’assemblea sindacale tenutasi il giorno 18/09/2023, viene proclamato per il giorno mercoledì 27 settembre 1 ora (dalle ore 11:00 alle ore 12:00) di sciopero con assemblea di fronte ai cancelli dell’azienda al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica di tali disagi”.