Morto a causa di una dissezione dell’aorta. Sarebbe questa la causa della prematura scomparsa di Mouhssine Oussama, il giovane calciatore di 16 anni deceduto nella notte di giovedì. La salma del ragazzo dunque non sarà sottoposta ad autopsia, una procedura non necessaria secondo la Procura di Arezzo in quanto l’esame post mortem effettuato all’ospedale San Donato di Arezzo ha evidenziato come il decesso del giovane sia avvenuto per cause naturali, dovuta appunto alla lacerazione interna dell’arteria.
È al presidio ospedaliero aretino che il giovane calciatore è deceduto lo scorso giovedì: in forza alla squadra Juniores dell’Arno Castiglioni Laterina, il 16enne nel corso di un allenamento con i suoi compagni avrebbe avvertito dei giramenti di testa per poi sentirsi male. Immediatamente soccorso e trasportato cosciente al San Donato per effettuare gli accertamenti, le condizioni del ragazzo sono progressivamente peggiorate fino al tragico epilogo. Una morte prematura e sconvolgente, dato anche lo stato di buona salute di Mouhssine che per giocare a calcio a livello agonistico si era sottoposto di recente alla consueta visita medico sportiva.
Tutte le realtà calcistiche e sportive del territorio, la comunità di Laterina Pergine e quella di Montevarchi – il ragazzo viveva a Levanella, si sono subito strette attorno alla famiglia del 16enne, ai suoi compagni di squadra, all’allenatore e a tutta la società dell’Arno Castiglioni Laterina: in ricordo di Mouhssine il Comitato Regionale toscano della LND farà osservare un minuto di silenzio su tutti i campi delle partite del settore giovanile e dei dilettanti.