Cavriglia si appresta a ricordare gli eccidi nazifascisti perpetrati nelle cinque frazioni del capoluogo durante i quali persero la vita 192 uomini. Fatti che risalgono al lontano 4 luglio 1944, ma ancora indelebili nella mente di tutta la comunità. In occasione del 75° anniversario, prenderanno il via quest’oggi, mercoledì 3 luglio, il calendario di eventi e iniziative per celebrare le vittime di Castelnuovo dei Sabbioni, Meleto Valdarno, San Martino, Massa Sabbioni e Le Matole.
“Il 4 luglio è il giorno che più rappresenta la storia della nostra comunità – ha affermato il Sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni -, ed è nostro compito trasmettere il significato di quel periodo ai giovani perché saranno loro che un domani dovranno raccontare. Altrimenti, nel silenzio, aver perso 192 civili innocenti non avrà avuto senso alcuno”.
Stasera, a Meleto alle ore 21, presso il Monumento ai Caduti si svolgerà l’incontro dibattito “Le stragi naziste tra processi e impunità” con Marco De Paolis, Procuratore generale militare presso la Corte Militare di Appello di Roma. A seguire, la cerimonia di consegna del Riconoscimento Ufficiale del Comune di Cavriglia “Le chiavi della Città di Cavriglia”.
Domani, giovedì 4 luglio alle ore 8:30, è prevista la Santa Messa a Castelnuovo dei Sabbioni mentre alle 10:30 si svolgeranno le celebrazioni solenni al Monumento ai Caduti di Meleto con la Santa Messa officiata da Monsignor Mario Meini, Vescovo di Fiesole. Interverranno il Sindaco Leonardo Degl’Innocenti o Sanni, il Presidente del Consiglio della Regione Toscana Eugenio Giani, il Console Generale della Repubblica Federale di Germania Peter Von Wesedonk. Nel pomeriggio, alle 18, è in programma la Santa Messa presso il cimitero di Castelnuovo dei Sabbioni. In serata al Museo Mine di Castelnuovo dei Sabbioni alle 21 infine è prevista la consegna delle Costituzioni ai neo diciottenni e la cerimonia di premiazione del “Cittadino dell’Anno 2019”, l’installazione dell’opera “Segni di memoria” di Andrea Ferri e in chiusura, alle 21.30, in collaborazione con il Festival Orientoccidente di Materiali Sonori, nella terrazza del Museo Mine, il concerto “Ho visto Nina Volare”, omaggio a Fabrizio De André a 20 anni dalla sua scomparsa.