L’Olivone di Montebenichi è stato ufficialmente inserito nel Repertorio regionale delle Risorse Genetiche Locali a rischio estinzione. Dopo l’iscrizione nell’albo degli alberi monumentali d’Italia, arriva un nuovo riconoscimento per questo antico olivo, un esemplare secolare unico nel suo genere che ora diventa patrimonio da preservare dell’intera Regione Toscana – con decreto n. 12965 del 19 giugno – oltre che del Comune di Bucine.
Proprio l’amministrazione bucinese aveva avanzato lo scorso primo giugno domanda di iscrizione al Repertorio, corredando la richiesta con i dati frutto del lavoro scientifico condotto dai ricercatori del Cnr-Ibe di Firenze che hanno confermato come la pianta sia una specie autoctona della Valdambra. Una proposta che ha ricevuto l’ok dalla commissione tecnico-scientifica con la conseguente iscrizione dell’olivone di Montebenichi come varietà “a rischio di estinzione”.
“Questo riconoscimento – commenta il sindaco di Bucine Nicola Benini – ci rende estremamente orgogliosi di ospitare nel nostro territorio l’Olivone di Montebenichi, olivo unico e secolare, ma soprattutto ci spinge con determinazione a continuare il percorso intrapreso di valorizzazione dell’olivicoltura della Valdambra. Sarà importante investire nella sua diffusione affinché in futuro si possa ottenerne l’olio Evo”.
“L’Olivone di Montebenichi è un esemplare di olivo che per dimensioni ed età, si stima intorno ai 500 anni, rappresenta una rarissima eccezione per il patrimonio olivicolo toscano – dichiara Graziano Sani del CNR IBE di Firenze – Si presenta come una pianta molto rustica, produttiva, poco alternante e che non manifesta sintomi di rogna. Produce un olio caratterizzato da un alto valore biologico e nutrizionale avendo un contenuto di Acido Oleico molto elevato (79%). L’iscrizione al Repertorio regionale valorizza in modo ancora più evidente la sua unicità”. L’Olivone sarà conservato come risorsa genetica dal Cnr Ibe nel campo di collezione di Follonica e saranno nominati almeno tre “Coltivatori Custodi” tra i quali il Comune di Bucine con il proprio campo di collezione a Montebenichi.