La linea ferroviaria aretina è stata al centro della riunione della cabina di regia istituita dall’assessorato regionale ai trasporti che si è svolta ieri. L’intera seduta, a cui hanno partecipato anche i sindaci del Valdarno, è stata dedicata a questo tratto di linea ferroviaria. E l’assessore regionale Stefano Baccelli annuncia un prossimo incontro con i comitato dei pendolari: quello del Valdarno, di Arezzo e della Val di Chiana.
L’Aretina si conferma infatti una linea problematica. “Va detto – spiega Baccelli – che si tratta di un sistema particolarmente complesso, dipendente da eventi anche molto lontani dalla Toscana e difficilmente governabili dalla Regione. Per i treni più critici, costantemente monitorati, sono comunque in corso approfondimenti per individuare, insieme ai gestori, modifiche alla programmazione che possano migliorare realmente la puntualità”. Parte dei treni su cui salgono i pendolari del Valdarno sono compresi nel contratto di servizio fra Regione Umbria e Trenitalia, in quanto coprono la tratta Firenze-Foligno. “Per questo la Regione Toscana – annuncia Baccelli – ha avviato rapporti con la Regione Umbria per affrontare insieme monitoraggio e analisi del servizio ed adottare soluzioni per migliorare la puntualità di questi treni, fondamentali per i pendolari toscani”.
Laddove poi i disservizi comunque si verificassero, è importante fornire ai viaggiatori un’informazione puntuale, in tempo reale e con aggiornamenti nell’evolversi della situazione: sulla durata del disagio, l’arrivo dei treni, il ritardo accomulato o sulle alternative anche di viaggio. “Informazione – dice l’assessore – che vogliamo migliorare sia in stazione sia su vari canali di infomobilità, ampliando pure i social su cui veicolare le stesse informazioni per arrivare ad una platea di viaggiatori ancora più ampia”. “Per questo – annuncia – sarà a breve istituito un tavolo sulla comunicazione, a cui siederanno, con la Regione, i gestori e Muoversi in Toscana”.
Negli ultimi mesi, sul complesso dei treni e su entrambi gli instradamenti, ovvero linea storica lenta e linea direttissima, l’indice che misura, senza escludere alcuna causa di ritardo, la puntualità dei treni fra Firenze e il Valdarno, è stato dell’83,4 per cento nel mese di agosto – pur con un numero di treni in circolazione minore, visti i lavori programmati nel nodo di Firenze, dell’82,3 per cento a settembre, dell’85,4 ad ottobre, dell’ 85,1 a novembre e dell’84,7 a dicembre. Tradotto significa che circa il 15 per cento dei treni ogni giorno ha un ritardo superiore ai cinque minuti: il che è giudicato insoddisfacente.
Se si prende a riferimento l’indice di affidabilità – calcolato con una formula che tiene conto di soppressioni e ritardi, non considerando quelli dovuti a cause non imputabili alla ferrovie, e in base al quale scatta o meno il bonus del 20 per cento di rimborso ai pendolari sull’abbonamento mensile – negli ultimi mesi è stato superato di poco il minimo convenuto: il 97,52 per cento a dicembre (0.02% sopra il minimo) e il 97,76 a settembre (+0.26% rispetto al minimo). A giugno 2022 era invece scattato il bonus.
La mancata puntualità è spesso legata, su entrambe le linee, dal progressivo incremento dei servizi di alta velocità (Trenitalia ed Italo) nell’ultimo decennio, dopo l’attivazione dell’alta velocità appeninica (2009) e successivamente del nodo di Bologna. Il ritardo nel passaggio attraverso il nodo di Firenze determina quasi quotidianamente ritardi per conflitti fra i servizi e sono frequenti gli instradamenti sulla linea lenta, con interferenza sui servizi regionali.
Sulla linea lenta nel corso del 2022 vi sono state numerose criticità, infrastrutturali e tecnologiche, puntuali (in particolare fra Montevarchi e Arezzo) che hanno portato a pianificare interventi di risanamento di alcuni tratti di binario e sostituzione di impiantistica. I lavori si sono svolti di notte, ma hanno comunque condizionato l’andamento del servizio – anche per ritardi nella chiusura dei cantieri – con disagi anche rilevanti sui treni di prima fascia.
A dicembre gli episodi più significativi si sono verificati il 9, con il guasto agli impianti presso la stazione di Compiobbi, fra Rovezzano e Pontassieve, sulla linea lenta. A questo è stata dedicata una specifica riunione della cabina d regia, oltre che confronti fra i vertici della Regione e quelli di Rfi. La puntualità sulla linea aretina in quel caso è stata del 78,7 per cento. Problemi anche il 28 dicembre con l’attivazione della nuova tecnologia Ertms sulla tratta Arezzo Sud-bivio Orvieto, con la necessità di invio sulla linea lenta dei treni alta velocità. Sono stati coinvolti circa venticinque treni regionali: sette sono stati cancellati per l’intero percorso, uno parzialmente, nove hanno subito un ritardo fino a dieci minuti ed otto ritardi fino a trenta minuti. Il 28 dicembre la puntualità sull’Aretina è risultata del 78,5 per cento.