E’ stato posticipato al 10 settembre il periodo a rischio per lo sviluppo di incendi boschivi e il conseguente divieto assoluto di abbruciamento di residui vegetali agricoli e forestali su tutto il territorio regionale. La proroga, la cui scadenza era fissata dalla normativa regionale al 31 agosto, è stata adottata a causa del mantenimento delle attuali condizioni di rischio, previste nonostante il passaggio di una perturbazione che dovrebbe interessare gran parte della regione nei primi giorni di settembre.
Una decisione che – come spiega la Regione Toscana in un comunicato – si lega anche alla necessità di fronteggiare tramite la prevenzione una fine d’estate caratterizzata da un aumento del numero di incendi. Nel mese di giugno gli incendi sono stati appena 11 in tutta la regione con 3 ettari di superficie boscata bruciata. A luglio, invece, gli eventi registrati sono stati 56, con una superficie interessata dalle fiamme contenuta in appena 16 ettari. Più altalenante l’andamento del mese di agosto (82 su una superficie boscata stimata in circa 62 ettari per il momento, in attesa dei rilievi ufficiali) che ha visto un sensibile aumento degli interventi di spegnimento nell’ultimi dieci giorni e si sono verificati anche i primi incendi dell’anno con una superficie superiore ai 5 ettari.
Oltre al divieto di abbruciamento di residui vegetali, nel periodo a rischio il regolamento forestale della Toscana vieta qualsiasi accensione di fuochi in bosco, ad esclusione della cottura di cibi in bracieri e barbecue situati in abitazioni o pertinenze e all’interno delle aree attrezzate. Anche in questi casi vanno comunque osservate le prescrizioni del regolamento forestale. In deroga, l’ente competente su ciascun territorio può autorizzare attività di campeggio anche temporaneo e fuochi anche pirotecnici, tramite autorizzazioni che contengano le necessarie prescrizioni e precauzioni da adottare per scongiurare qualsiasi rischio di innesco di incendio. La mancata osservanza delle norme di prevenzione comporta l’applicazione di pesanti sanzioni previste dalle disposizioni in materia.