Il primo sole dopo la tempesta rivela tutti i segni lasciati dal forte maltempo di stamattina. A riportarne di seri è il santuario di Maria Theotokos a Loppiano, dove il vento ha pesantemente danneggiato la copertura della chiesa. Si tratta del secondo episodio del genere in poco meno di un anno, in quanto già lo scorso settembre un’ondata di maltempo aveva colpito la copertura di rame della struttura. Stavolta la situazione è più critica in quanto non solo risulta danneggiata la copertura, ma anche parte delle vetrate del santuario, letteralmente staccatesi e infrante a terra a causa della raffiche di vento.
“Quanto accaduto un anno fa è stato circa il 5% rispetto a quello che è successo stavolta – spiega l’architetto Elena Di Taranto, dell’ufficio tecnico della cittadella di Loppiano – Stavolta la violenza del vento è stata tale che ha mandato giù due vetrate all’interno, ha proprio sfondato la parte orizzontale e non solo interessato la copertura. Non ci sono stati danni strutturali – rassicura l’architetto – però diciamo è stato proprio tirato via il pacchetto di ventilazione della copertura mentre la scorsa volta riguardava solamente la copertura di rame”.
Nel giardino di fronte al santuario le prime persone sono intanto già al lavoro per cercare di ripristinare la sicurezza dell’area. Molti di loro non sono operai, ma volontari prestati alla causa: dato il periodo di ferie ognuno cerca di fare la sua parte per raccogliere, spostare e caricare sui furgoni i pezzi staccatisi dal tetto. A dare l’allarme sono state alcune persone che si occupano dell’accoglienza dei visitatori al punto di ritrovo collocato all’interno dell’auditorium, che si trova proprio sotto al santuario. Il peggio è passato, rimane però da capire come fronteggiare le operazioni di ripristino.
“Stavolta il danno è ingente – prosegue l’architetto Di Taranto – ne abbiamo parlato anche con gli strutturisti: questa è una struttura di vent’anni fa e stiamo valutando come effettuare l’intervento, tenendo conto che gli eventi atmosferici che si possono manifestare sono di natura decisamente diversa rispetto a quelli a cui si era abituati in Italia e in Europa. Nel frattempo – prosegue – visto che siamo nel periodo delle ferie ci siamo organizzati con manodopera volontaria che sta rimuovendo tutto il materiale che può creare problemi, l’allerta meteo ancora non è finita anche se ringraziando il cielo ora si vede il sole. Anche l’impresa edile, che non era in ferie ed è venuta qui, ci sta dando una mano a togliere il materiale incoerente dalla copertura affinché non possano esserci danni alle persone con ulteriori pezzi che possono volare via. Al momento la situazione è questa, poi successivamente faremo una valutazione dei danni”.