Lascia il servizio attivo ed il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia carabinieri di San Giovanni Valdarno il Luogotenente Carica Speciale Franco Malandruccolo, collocato in congedo per raggiunti limiti di età. Classe 1963, originario della Provincia di Latina, Malandruccolo si era arruolato nell’Arma come carabiniere ausiliario nel 1981 a 18 anni ancora non compiuti (come si dice, “arruolato a 17 anni col permesso dei genitori”).
Dopo la Scuola Allievi Carabinieri di Iglesias, in Sardegna, il primo incarico operativo lo vede come carabiniere in servizio presso la Territoriale umbra, dove affronta la proverbiale “gavetta”, durata quasi 2 anni. Il giovane carabiniere riesce a vincere il concorso e ad accedere alla Scuola Sottufficiali. Al termine del corso, viene destinato al 6° Battaglione Carabinieri Toscana, dove rimane tre anni.
Nel 1988, arriva alla Territoriale della Provincia di Arezzo, alla Stazione di Foiano della Chiana. Ci rimarrà per 3 anni, ma comunque, da quel momento in poi, non lascerà più il territorio provinciale, fino ad arrivare ad oggi. Trentacinque anni ininterrotti in provincia, quasi equamente suddivisi tra il Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Giovanni Valdarno (dal 1991 al 1994 prima, e poi dal 2009 ad oggi) ed il Nucleo Investigativo di Arezzo, dove milita dal 1994 al 2008.
Un periodo costellato da decine e decine di attività investigative, in cui il Sottufficiale ha guidato gli uomini della propria squadra con grande abnegazione, professionalità e passione. Una presenza ed una professionalità che gli hanno consentito di raccogliere la piena fiducia della Magistratura aretina e fiorentina, oltre che dei propri collaboratori e della propria scala gerarchica. Per alcuni anni gli è stato affidato anche il comando del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di San Giovanni Valdarno, ordinariamente destinato al ruolo degli Ufficiali, a riprova della fiducia riposta in lui da parte dell’amministrazione.
Tra le decine di indagini portate a termine, ricordiamo solo le ultime:
- operazione “RICAVO”, eseguita nell’ottobre 2020, a conclusione di complessa attività di indagine incentrata su un’organizzazione criminale, capeggiata da un pluripregiudicato, ex collaboratore di giustizia, dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti nonché resasi responsabile di ulteriori reati quali il furto aggravato, la ricettazione e la tentata estorsione in tutto il Valdarno Aretino. L’operazione ha portato all’esecuzione di 9 misure cautelari, tra cui due soggetti tratti in arresto in Albania e in Germania con la cooperazione del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia. Altri 10 soggetti risultano indagati in stato di libertà;
- operazione “GIGLIO”, iniziata nel Gennaio 2020, incentrata su sodalizio criminale dedito all’esecuzione di rapine in danno di esercizi commerciali e istituti di credito, con proventi di oltre 100mila €. L’indagine, condotta tramite attività di intercettazione telefonica ed ambientale, O.C.P. e pedinamenti elettronici, si è conclusa nel Febbraio 2021, con l’esecuzione di 5 ordinanze di custodia cautelare (in carcere e ai domiciliari) eseguite nelle province di Arezzo e Palermo, più un sesto soggetto deferito a.p.l.;
- operazione “DRIVER”, iniziata nel Dicembre 2020, incentrata su sodalizio criminale dedito ai furti di autovetture di lusso in Toscana, Emilia Romagna, Marche, Umbria e Lazio. L’indagine, condotta tramite attività di O.C.P. e pedinamenti elettronici, si è conclusa nell’Aprile 2021, con l’esecuzione di 2 misure cautelari dell’obbligo di dimora (una delle quali successivamente tramutata in custodia cautelare in carcere) e il deferimento di un terzo soggetto a.p.l. I tre soggetti, residenti nelle province di Roma e Latina, riconosciuti responsabili del furto di 5 autovetture dall’alto valore commerciale (80-90mila € cadauna).