È scattato il deferimento in stato di libertà da parte dei carabinieri di Terranuova Bracciolini nei confronti di un 70enne originario di Montevarchi, sospettato di aver ucciso una gatta di pochi mesi a colpi di fucile. I fatti risalgono ad alcuni giorni fa, quando la stazione dei militari ha ricevuto la denuncia-querela da parte di una residente che aveva trovato la propria gattina, rientrata a casa da una passeggiata nei dintorni, in fin di vita in una pozza di sangue.
Purtroppo per l’animale si è rivelata inutile la corsa al pronto soccorso veterinario, dove la cucciola era stata operata d’urgenza per estrarre i pallini che l’avevano ferita. Uno di questi aveva colpito gli organi vitali della gattina, per cui non è stato possibile fare nulla di più per salvarla. L’esame medico ha consentito di fare però luce su un quadro impossibile da accettare per la proprietaria dell’animale: qualcuno aveva sparato alla micetta con un’arma ad aria compressa, ferendola mortalmente.
Data la gravità del gesto, i carabinieri si sono subito attivati con le indagini, effettuando un accurato sopralluogo sul posto dove è stata rinvenuta la gattina, raccogliendo informazioni da possibili testimoni e formulando delle prime considerazioni di carattere balistico. Le ricerche hanno portato a restringere il cerchio e a ipotizzare la responsabilità di un uomo sui 70 anni, incensurato, che vive nella zona e che in più circostanze aveva manifestato la propria insofferenza nei confronti degli animali.
I carabinieri hanno così deciso di approfondire gli accertamenti, con l’obiettivo di rinvenire e sequestrare l’arma utilizzata per colpire la gattina in modo da prevenire episodi analoghi, ma anche più gravi come il colpire accidentalmente un passante o un bambino. Nella prima mattina di ieri, i militari della stazione di Terranuova Bracciolini hanno rinvenuto nella disponibilità dell’indiziato una carabina ad aria compressa, di libera vendita e quindi legalmente detenuta, potenzialmente compatibile con le ferite che hanno portato alla morte della gattina. L’arma e i relativi pallini sono stati immediatamente sequestrati, andando a corroborare il già preciso quadro indiziario nei confronti dell’indagato.
L’odierna operazione arriva ad appena un anno di distanza da un’analoga indagine svolta dai carabinieri della compagnia di San Giovanni Valdarno. All’epoca, ad essere denunciato per l’uccisione di una gattina, fu un uomo sui 60 anni, incensurato, di Montevarchi, che aveva attinto con alcuni pallini sparati con una carabina ad aria compressa la gattina di un vicino di casa. Il colpevole fu denunciato, e gli fu sequestrata la carabina. Anche allora, per la bestiola, che si chiamava “Luna” ed era stata adottata solo da poche settimane, non era stato possibile fare nulla.