Uno ha cercato di rubare delle scarpe di marca, l’altra invece si dedicava ai prodotti medicali all’interno delle farmacie. Per entrambi è scattata una denuncia in stato di libertà all’autorità giudiziaria da parte rispettivamente dei carabinieri di Montevarchi e di Terranuova Bracciolini, che con due indagini lampo hanno chiuso il cerchio su una serie di furti di fine estate.
Riguardo al primo episodio, i tentativi di furto risalgono alle scorse settimane, con l’ultimo tentativo risalente a fine agosto. Le investigazioni sono iniziate non appena è stata raccolta la denuncia sporta da un commerciante, ormai esasperato dai continui “raid” del malfattore – poi risultato essere sempre la stessa persona – di volta in volta messo in fuga dai commessi del negozio. I carabinieri di Montevarchi si sono così subito attivati recandosi sul luogo del delitto per i primissimi rilievi: grazie alle dichiarazioni dei testimoni e alle immagini riprese dal circuito di videosorveglianza, sin da subito il quadro è estremamente chiaro. Un uomo, arrivato a piedi in prossimità del negozio, dopo un brevissimo sopralluogo aveva fatto ingresso nel medesimo. Noncurante della presenza di altre persone nelle vie immediatamente adiacenti – il negozio è ubicato in pieno centro cittadino – ha cercato di approfittare di un momento di distrazione del commesso per appropriarsi delle tanto agognate scarpe, salvo poi essere scoperto e costretto a darsi alla fuga a piedi.
La ricostruzione investigativa operata dai militari di Montevarchi – culminata con l’inoltro della denuncia alla competente Procura di Arezzo – ha inoltre consentito di appurare che, in tutti i casi, il soggetto coinvolto era lo stesso, con sempre il medesimo modus operandi, cioè col malfattore che cercava di distogliere l’attenzione dei titolari con domande pretestuose, e la medesima descrizione fornita dai presenti. Determinanti si sono rivelate proprio l’assunzione delle sommarie informazioni da parte dei testimoni e l’analisi delle immagini dei circuiti di videosorveglianza. Questi elementi hanno consentito agli investigatori di incentrare i propri sospetti su un soggetto noto, per altro già gravato da svariati analoghi precedenti, nei quali aveva posto in atto il medesimo escamotage. L’uomo – un pregiudicato originario della provincia di Palermo – è stato infine compiutamente identificato e denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo per tentato furto aggravato.
Passando invece all’indagine di Terranuova, in questo caso, si è trattato di far luce su un furto di prodotti medicali commesso all’interno di una farmacia. Nonostante il danno fosse di poche decine di euro, particolarmente frustrante era la condizione psicologica in cui era stato costretto il personale della farmacia, che già in due occasioni aveva ricevuto la sgradita visita da parte della donna poi risultata responsabile degli ammanchi. Il furto risale agli ultimi giorni di agosto. Anche in questo caso, risolutive sono risultate le dichiarazioni dei testimoni e le immagini riprese dal circuito di videosorveglianza, che hanno consentito di immortalare la donna intenta a trafugare alcuni prodotti dagli scaffali della farmacia. Ricevuta la denuncia, i carabinieri hanno pensato che la donna – dopo un primo colpo fortunato, ma di non rilevantissima entità – potesse provare a prendere nuovamente di mira una farmacia del territorio. Conseguentemente, nel corso dei servizi esterni quotidianamente dediti alla prevenzione dei reati hanno prestato particolare attenzione proprio alle farmacie. Nel volgere di due settimane, l’intuizione si è rivelata giusta. Ieri, infatti, la donna è stata vista entrare proprio in una farmacia. A quel punto, è scattato immediatamente l’intervento della pattuglia dei militari che l’hanno identificata, scoprendo che si trattava di una donna residente in provincia di Lucca, già gravata da svariati analoghi precedenti penali e di polizia per reati predatori. La donna è quindi stata deferita in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo per furto aggravato di articoli commerciali medicali esposti alla pubblica fede.