È stata presentata ieri pomeriggio alla Biblioteca della Fondazione Spadolini di Firenze l’esposizione permanente di opere di artisti toscani donate dai coniugi figlinesi Vittorio e Deanna Casucci. Una donazione contenente principalmente opere di artisti valdarnesi, su tutti Venturino Venturi e Lorenzo Bonechi, a cui si aggiungono i nomi di Egisto Sarri, Gabriele Torricelli e anche quelli di alcuni autori di rilievo del Novecento italiano come Filippo De Pisis, Oscar Ghiglia e Aligi Sassu.
A fare gli onori di casa il presidente della Fondazione Spadolini, il professor Cosimo Ceccuti, che ha riportato i saluti del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, della sovrintendente regionale del Ministero della Cultura Giorgia Muratori e della rettrice dell’università degli Studi di Firenze, Alessandra Petrucci. Hanno poi fatto seguito gli interventi di Barbara Felleca, consigliere comunale di Firenze e presidente della commissione per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza; del vicesindaco di Figline e Incisa, Enrico Buoncompagni e della storica dell’arte Lucia Bencistà che ha illustrato la donazione. Nella mattinata di ieri, inoltre, la nuova esposizione è stata vista dal senatore a vita Mario Monti, in visita alla Fondazione Spadolini.
“Poche donazioni sono toccanti come quella voluta da Vittorio e Deanna Casucci alla Fondazione Spadolini – commenta Cosimo Ceccuti, presidente della Fondazione – Si tratta di una donazione ‘aperta’, nel senso che i donatori sono disposti ad accrescere il numero delle opere donate, di notevole valore, per quanto sarà possibile accoglierle. La Biblioteca Spadolini si arricchisce dunque di una nuova Galleria di arte contemporanea che integra precedenti donazioni, come quella di Giancarlo Caldini, allievo prediletto di Ottone Rosai”.
“Mi sono rivolto al mio antico maestro Cosimo Ceccuti – spiega Vittorio Casucci – con già in mente il destino della mia amata collezione: la Fondazione Spadolini. Ceccuti mi ha accolto con grande amicizia ed oggi vedo coronato il mio sogno: opere d’arte che ho molto amato e che hanno, passo dopo passo, segnato il cammino della mia vita, collocate con molto onore nelle accoglienti stanze di una istituzione che vive oggi alimentandosi di raffinata e vasta cultura, come fu al tempo di Giovanni Spadolini”.
“La cultura è il primo antidoto a una comunità sempre più inclusiva – il commento della consigliera comunale fiorentina Barbara Felleca – Un piccolo gesto, ma di grande significato per la nostra città. Un grande cuore quello di questi due cittadini di Figline e Incisa, Vittorio e Deanna, che hanno fatto un grande regalo a Firenze”.
“Delle opere d’arte bisogna goderne tutti, ammirare la bellezza è sempre un gesto importante – ha commentato il vice sindaco di Figline e Incisa, Enrico Buoncompagni – E c’è un orgoglio maggiore quando a fare un’iniziativa di questo genere sono due nostri concittadini. Devo dire che la giornata di oggi non è unica, Vittorio e Deanna hanno già fatto una donazione simile con delle opere di Lorenzo Bonechi al Comune e alla città di Figline e Incisa, mettendo così a disposizione di tuta la comunità il loro patrimonio culturale. Grazie a nome mio e di tutta l’amministrazione e il consiglio comunale”.